Sul fronte dell’occupazione, in Italia, continuano ad inanellarsi brutte notizie. L’ultima riguarda la Indesit Company, nota azienda produttrice di elettrodomestici ed elettronica, ha annunciato 1.425 esuberi. In particolare, il ridimensionamento riguarderà 25 dirigenti e 150 impiegati di staff, 480 lavoratori della fabbrica di Fabriano, 230 di quella di Comunanza, 540 di quella di Caserta. La società ci ha tenuto a far sapere che non intende chiudere ma che, al contrario, l’operazione rappresenta un efficientamento ed è volta a sottolineare la centralità strategia dell’Italia. Il responsabile delle risorse umane ci ha tenuto, inoltre, a far presente che la Indesit intende scongiurare, finché è possibile, i licenziamenti. «600 dei 1.425 dipendenti coinvolti sono già in cassa integrazione. “Chiederemo un’ulteriore proroga della cassa in deroga fino a dicembre e continueremo con il piano per il reinserimento dei lavoratori», ha promesso il manager, sottolineando l’intenzione di individuare soluzioni che consentano all’aziende di registrare buone performance senza che questo produca un grave impatto a livello sociale. Mentre i sindacati temono per lo smantellamento completo della Indesit, i vertici fanno sapere che è pronto un piano da 70 milioni di investimenti per il triennio 2014-2016.