Via libera in commissione Bilancio alla Camera all’emendamento del governo che applica il tetto alle cosiddette pensioni d’oro. Il limite, deciso attraverso un emendamento alla Legge di Stabilità depositato “con un blitz all’ultimo secondo”, corregge la falla della riforma Fornero ma “si applicherebbe solo alle pensioni liquidate a decorrere dal 1 gennaio 2015”, come hanno spiegato all’Ansa alcune fonti di governo secondo le quali l’emendamento in questione sulle pensioni d’oro sarebbe stato riscritto dal ministero dell’Economia: essendo “diverso da quello predisposto dal governo”, susciterebbe qualche “perplessità”. La modifica, hanno fatto sapere ancora queste fonti all’Ansa, “riguarda un punto sostanziale perché fa salve tutte le pensioni d’oro già in godimento in quanto, secondo il Mef, dovrebbe limitarsi a valutare i soli profili di copertura finanziaria, altrimenti la norma sarebbe incostituzionale”. Il testo stabilisce “che l’importo della pensione non può comunque essere superiore a quello che sarebbe stato erogato con il vecchio sistema retributivo, ma non specifica a decorrere da quando”. Quindi, come detto, “si applicherebbe solo alle pensioni liquidate a decorrere dal 1 gennaio 2015, data di entrata in vigore della legge di Stabilità”.
La Legge di Stabilità 2015 fisserà finalmente un tetto alle pensioni d’oro dei funzionari pubblici, ma al momento non è ancora nota la dimensione e i criteri di applicazione del provvedimento. Tra l’altro, da quanto trapelato, pare che l’emendamento che pone un limite ai super assegni sia diverso da quello concordato dal governo: la misura, pare, dovrebbe riguardare solamente i “grand commis” rilasciati dal 2015 per volontà del Ministero dell’Economia e delle Finanze. La toppa è stata messa per chiudere un buco della riforma Fornero che consentiva un cumulo per coloro che sono passati dal sistema retributivo al contributivo, meccanismo dal quale i funzionari pubblici con emolumenti molto alti ne traevano beneficio. Insomma, allo stato attuale delle cose chi sta già godendo di pensioni d’oro, continuerà a farlo, sfruttando una disciplina impari, a meno che al Senato governo e maggioranza non puntellino il testo in ottica retroattiva. Il provvedimento precede infatti che l’importo dell’assegno pensionistico non può comunque essere superiore a quello che sarebbe stato erogato con il vecchio sistema retributivo, senza però specificare a decorrere da quando. In tal maniera si applicherebbe solo alle pensioni liquidate a decorrere dal 1 gennaio 2015, data di entrata in vigore della legge di Stabilità.