In Basilicata la Regione e i sindacati dicono sì al reddito minimo di inserimento. È stato infatti siglato l’accordo tra la Regione e i sindacati Cgil, Cisl e Uil per l’applicazione del reddito minimo di inserimento a partire dal mese di febbraio. Il sostegno finanziario di 40 milioni di euro andrà ad aiutare 8.000 beneficiari, con un importo pari a 450 euro mensili. In pratica aiuterà le famiglie povere, i lavoratori che non usufruiscono più di ammortizzatori sociali e i beneficiari del programma Copes (contrasto alla povertà ed esclusione sociale). La Regione utilizzerà le risorse della card carburanti. “L’accordo sul reddito minimo di inserimento sottoscritto con Cgil, Cisl e Uil – dichiara il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella – premia un lavoro in atto da mesi, frutto delle proficue interlocuzioni avviate a suo tempo in seno alla Cabina di Regia “Basilicata 2012″, oltre che delle sollecitazioni venute ancora recentemente dalla Conferenza Episcopale di Basilicata. Credo si tratti di uno dei primi esperimenti di questo tipo avviati in Italia, sul quale ho potuto personalmente riscontrare la condivisione tanto del Ministero dello Sviluppo Economico, quanto della Presidenza del Consiglio”. (Serena Marotta)