La Cisl prende posizione sulla riforma delle pensioni, segnalando, con un documento finale del Comitato esecutivo, la necessità di rivedere la riforma Fornero, nonostante la bocciatura del referendum abrogativo della stessa da parte della Corte Costituzionale. Il sindacato chiede di reintrodurre meccanismi di flessibilità e di garantire ai pensionati il diritto di godere della giusta pensione, dato che oggi ci sono solo tre anni di tempo per chiedere il ricalcolo della pensione qualora ci si accorga di errori dell’Inps nella determinazione dell’assegno al momento della liquidazione o della mancanza di periodi contributivi. La Cisl chiede anche di migliorare le pensioni di reversibilità e di tutelare il potere di acquisto dei pensionati. Infine il Comitato esecutivo chiede di rendere obbligatoria la previdenza complementare.
Nonostante sei interventi di salvaguardia, il problema degli esodati non sembra essere ancora risolto. Tanto che la Rete dei Comitati degli esodati ha deciso di scrivere al Premier Renzi per chiedere rapidi interventi. La Rete, infatti, sottolinea che ci sono ancora almeno 49.500 esodati che attendono una soluzione al problema che si è venuto a creare per loro con l’approvazione della riforma Fornero. Si chiede pertanto al Presidente del Consiglio di intervenire per garantire a coloro che non sono più occupati al 31/12/2011 e che maturerebbero il diritto alla pensione entro il 31/12/2018 una salvaguardia. Vedremo se dopo le parole del ministro Poletti di settimana scorsa, con cui ha sostanzialmente ammesso che occorre intervenire sulla legge Fornero per aiutare coloro che rischiano di perdere il lavoro in età avanzata, ci saranno misure anche per gli esodati, Magari quella settima salvaguardia che chiedono a gran voce.