«L’età di accesso alla pensione va stabilita sulla base dell’usura correlata a ciascun tipo di lavoro. Con il sistema contributivo, che mette in relazione l’assegno percepito all’aspettativa di vita, è la scelta più naturale». È la proposta di Titti Di Salvo, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera dei deputati e membro della commissione Lavoro. La legge di stabilità si è limitata a intervenire sulle pensioni con una settima salvaguardia degli esodati e con la proroga di Opzione Donna. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha però promesso che con l’anno nuovo si inizierà a discutere di flessibilità in uscita.
Riforma pensioni 2025/ Finanziare la spesa dalle tasse fiscali? Un'idea (ultime notizie 27 luglio)
Onorevole Di Salvo, che cosa ne pensa del modo in cui il governo sta affrontando il nodo pensioni?
La prima notizia è che c’è un impegno del governo a trattare i tema dell’uscita dal lavoro, superando le rigidità della legge Fornero. Nella legge di stabilità inoltre c’è la sperimentazione del part time, che va nella direzione di un’uscita diversa rispetto a quella determinata dalle condizioni attuali. Ma ci sono anche altre misure significative che riguardano la previdenza nella stessa manovra.
RIFORMA PENSIONI 2024/ Ape social, Anief chiede proroga e ampliamento (ultime notizie 27 luglio)
Quali?
È stata presa una decisione importante, quella cioè di intervenire sull’argomento previdenza attraverso la No Tax area che è stata aumentata già dal 2016. A ciò si sono aggiunte le misure che riguardano gli esodati e Opzione Donna, incluso il contatore per verificare quanto quest’ultimo strumento sia effettivamente utilizzato e quindi quali siano gli eventuali risparmi. Il capitolo pensioni è stato quindi messo al centro di alcune scelte già nel 2015, e non si è semplicemente aspettato il 2016. Mentre per l’anno nuovo c’è l’impegno a toccare la questione principale che riguarda la pensione flessibile.
Pensione 2024/ L'INPS avverte del rischio di revoca: ecco cosa fare (ultime notizie 26 luglio)
Lei in concreto come ritiene che vada attuata la flessibilità pensionistica?
Il modello previsto è l’uscita anticipata rispetto alla legge Fornero, con una leggera penalità fino a un massimo dell’8%. Nella proposta che si sta discutendo in commissione Lavoro, uno degli elementi centrali è quello di considerare che non tutti i lavori sono uguali. La modalità in cui si svolge un lavoro e la fatica che richiede sono diverse, e quindi definiscono un livello di usura della persona che è differente.
L’usura correlata al lavoro può essere misurata scientificamente?
Non solo è possibile, ma è già stato fatto. Uno studio del Mef, e altre ricerche altrettanto significative realizzate in Francia, hanno indagato la vita media delle persone sulla base della professione svolta. Sono emerse delle aspettative di vita molto diverse a seconda del lavoro. È un dato molto importante, soprattutto se applicato al sistema contributivo.
Pensione 2024/ L'INPS avverte del rischio di revoca: ecco cosa fare (ultime notizie 26 luglio)
Perché?
Il nuovo sistema di calcolo delle pensioni prevede che i contributi versati nel corso della vita siano suddivisi per il numero di anni tra il momento in cui ci si ritira dal lavoro e l’aspettativa di vita media. Sulla base di questo calcolo si determina la rendita pensionistica. Per questo è importante tenere conto del fatto che l’aspettativa di vita cambia a seconda del lavoro svolto. La vita media di un dirigente d’impresa è di sette anni più lunga di quella di un operaio. Immaginare che l’uscita dal lavoro sia differente a seconda della professione svolta è quindi una scelta molto coerente con il sistema contributivo.
Pensione 2024/ L'INPS avverte del rischio di revoca: ecco cosa fare (ultime notizie 26 luglio)
Ritiene che vada individuato anche uno strumento ad hoc per le donne che si sono occupate per anni della famiglia?
Sì. I lavori di cura, cioè il tempo dedicato ai familiari, che oggi generalmente è sulle spalle delle donne, andrebbe riconosciuto in termini previdenziali. I periodi di maternità e di lavoro di cura dovrebbero essere più pesanti e consentire un’uscita anticipata.
Lei che cosa propone invece per i lavoratori precoci?
Va consentita loro l’uscita dal sistema con 41 anni di contributi, anche perché chi ha cominciato a lavorare a 15 anni si è inserito inizialmente con un lavoro manuale.
Pensione 2024/ L'INPS avverte del rischio di revoca: ecco cosa fare (ultime notizie 26 luglio)
(Pietro Vernizzi)