Sul tema del reddito minimo agli over 55, rilanciato in questi giorni dal presidente dell’Inps Tito Boeri, interviene anche Confindustria con il direttore generale Marcella Panucci. Confindustria vede di buon occhio l’istituzione del reddito minimo, che potrebbe fornire un sostegno al reddito a chi ne ha bisogno ma al tempo stesso Panucci sottolinea come “il reddito minimo, al tempo stesso, non debba essere formulato in maniera tale da disincentivare la ricerca del lavoro”. Secondo il dirigente dell’associazione degli industriali, è necessario intervenire sul sistema sociale italiano ma anche sui controlli, che dovrebbero essere più efficaci.
Cesare Damiano boccia la proposta di Tito Boeri di un reddito minimo per gli over 55 che restano senza lavoro. Per il Presidente della commissione Lavoro della Camera, un sussidio non eviterà che questi cittadini siano costretti a cercare comunque un lavoro. Per Damiano si rischia di negare un diritto pensionistico trasformandolo in assistenza. Per questo torna a riproporre l’introduzione di un meccanismo di flessibilità che possa permettere a chi ha 62 anni di età e 35 di contributi di andare in pensione anticipata. E rilancia anche l’ipotesi di estendere il bonus da 80 euro ai pensionati incapienti al posto di sussidiare gli over 55.
Il segretario generale della FIOM-CGIL Maurizio Landini ha auspicato l’istituzione del reddito minimo, precisando tuttavia che tale sostegno al reddito dovrebbe riguardare non solo gli over 55, come proposto dal presidente dell’Inps Tito Boeri. Secondo il sindacalista “è necessaria una riforma degli ammortizzatori sociali” con l’istituzione di un sostegno al reddito per tutti coloro che sono alla ricerca di lavoro. Per quanto riguarda, più nello specifico, il tema degli over 55 privi di lavoro, secondo Landini la soluzione migliore sarebbe la riduzione dei requisiti necessari per accedere alla pensione e “il ripristino delle pensioni di anzianità, soprattutto per chi ha svolto nella propria carriera lavori pesanti”.
La proposta lanciata da Boeri, sull’istituzione di un reddito minimo per gli over 55 privi di lavoro, continua a rinfocolare la discussione attorno al tema della riforma delle pensioni. Diverse le posizioni emerse all’interno del partito di governo: secondo il presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati Cesare Damiano, il tesoretto rilevato nel Def dovrebbe essere utilizzato per estendere il bonus da 80 euro ai pensionati e agli incapienti mentre il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti preferirebbe dare la precedenza a chi non ha un lavoro. In particolare, sottolinea Poletti, è necessario aiutare gli over 55 privi di lavoro, lontani dal raggiungimento della pensione e al tempo stesso poco appetibili per il mercato del lavoro. Secondo Poletti “gli over 55 privi di lavoro costituiscono un problema sociale molto serio e in quella fascia il rischio di finire in condizioni di povertà dopo aver perso il lavoro è molto alta”. Poletti ribadisce che il Governo sta cercando delle soluzioni per risolvere il problema e quindi, conseguentemente, sta valutando anche la proposta avanzata dal presidente dell’Inps.