Dorina Bianchi, vicepresidente dei deputati di Area Popolare (Ncd-Udc), si è espressa sulla soluzione del Governo per la riforma delle pensioni che è stata illustrata dal ministro Padoan: “Va nella giusta direzione, come da noi auspicato. Il blocco delle indicizzazioni delle pensioni è stato un errore e bene fa il governo a intervenire tempestivamente. Quanto alla soluzione graduale individuata per i rimborsi, che parte dalle pensioni più basse e da chi ha meno, è la migliore possibile, tenuto conto della fase congiunturale e del rispetto dei vincoli di bilancio”.
Nonostante la sentenza della Consulta, che ha bocciato il blocco delle rivalutazioni delle pensioni e conseguentemente ridotto gli spazi di manovra del Governo, continua a tenere banco il dibattito politico sulla riforma delle pensioni, rinvigorito negli ultimi mesi dalla proposta di Boeri, che ha auspicato un reddito minimo per gli over 55 esclusi, di fatto, dal mondo del lavoro. L’ex capogruppo alla Camera dei Deputati Roberto Speranza (PD), rilancia la proposta del presidente dell’Inps, proponendo l’estensione del reddito minimo a tutti i disoccupati (e non solo agli over 55), con l’attribuzione di un assegno mensile di 500 euro. Secondo Speranza “il provvedimento costerebbe 7 miliardi di euro all’anno, una cifra elevata ma inferiore rispetto ai 9 miliardi di euro annui stanziati per il bonus Irpef” (il riferimento è al bonus di 80 euro, introdotto a maggio del 2014, e non percepito da incapienti, pensionati e disoccupati). Speranza non ha escluso accordi con MoVimento 5 Stelle e SEL sul tema del reddito minimo, ricordando che “una misura di questo tipo esiste in tutti i paesi europei, ad eccezione di Italia e Grecia”.