E’ ancora la situazione greca a tenere banco sui mercati finanziari. In attesa del referendum di domenica prossima, Piazza Affari ha chiuso la settimana in ribasso dello 0,48% a 22.508,13 punti, in linea con l’andamento delle altre Borse europee: Parigi e Londra cedono lo 0,7%, mentre Francoforte lascia sul terreno lo 0,35%. Ancora stabile lo spread tra il Btp e il Bund con scadenza a 10 anni che si attesta a 147 punti base. La Borsa di Wall Street rimarrà chiusa in occasione della Festa dell’Indipendenza americana che si celebra domani, 4 luglio.
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L’incertezza sulla situazione della Grecia in vista del referendum di domenica si ripercuote sui mercati finanziari. Dopo aver aperto in lieve rialzo, a Milano il Ftse Mib torna adesso in rosso facendo registrare un -0,58% a 22.485,57 punti. Sulla stessa linea le altre Borse europee, da Londra fino a Parigi e Francoforte che viaggiano sul limite della parità. Stabile anche lo spread tra Btp e Bund che si attesta a 147 punti base. Proprio a Piazza Affari è andato in scena questa mattina un blitz del centro sociale “Cantiere” per protestare contro l’austerity ed esprimere solidarietà alla Grecia. I manifestanti hanno imbrattato di rosso le scale della Borsa mostrando cartelli e striscioni.
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Apre stabile oggi Piazza Affari, con il Ftse Mib in rialzo dello 0,33% a 22.690 punti. Avvio positivo anche per i titoli bancari: Bpm +0,79%, Intesa SanPaolo +1,04% e Mps +0,69%. Quella di ieri è stata invece una giornata negativa per gli istituti bancari, già protagonisti di una vera e propria debacle nella seduta di lunedì e in ribasso in quella di martedì. Netto calo per Banca Carige, in ribasso del 3,18%. Male anche Monte dei Paschi di Siena, in ribasso del 2,94%, IntesaSanpaolo (-2,57%) e Unicredit (-1,93%). Le notizie provenienti dalla Grecia, ad un passo dal default, preannunciano un’altra giornata sotto pressione per l’euro e per i debiti pubblici degli stati membri Ue, in particolare dei paesi mediterranei. Nella giornata di ieri euro in calo, scambiato a 1,11 dollari, mentre il debito pubblico italiano ha tenuto bene, con lo spread tra Btp e Bund tedeschi in lieve discesa a 150 punti base, rispetto ai 156 di mercoledì.
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In attesa dell’apertura della Borsa Milano dell’ultima seduta della settimana, molto travagliata a causa dell’incertezza sul futuro della Grecia, ripercorriamo quanto avvenuto nella seduta borsistica di ieri, a Milano e nelle principali piazze finanziarie europee, penalizzate dalla mancanza di notizie positive provenienti da Atene. Giornata interlocutoria, in attesa dell’esito del referendum greco di domenica, che inevitabilmente condizionerà, in un verso e nell’altro, i mercati azionari, obbligazionari e valutari. Piazza Affari chiude in ribasso, con l’indice FTSEMib a -1,43% (FTSE Italia All Share -1,39%, FTSE Italia Mid Cap -1,17% e FTSE Italia Star -0,93%). Pessima giornata per i titoli bancari, nuovamente in ritardo dopo il rialzo registrato mercoledì. Tra le altre, forti cali per Fiat Chrysler Automobiles (-2,26%), Telecom Italia (-1,63%) e Finameccanica (-3,01%). In calo anche il titolo Mediaset, che perde lo 0,4% e Fincantieri a -1,34%. Giornata negativa anche nelle altre Borse europee, ad eccezione di Londra, che sale dello 0,33%. In calo Parigi (-0.98%) e Francoforte (-0.73%).