<!-- p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 8.0px 0.0px; text-align: justify; font: 12.0px 'Times New Roman'; -webkit-text-stroke: #000000} span.s1 {font-kerning: none} --> Nata con l’intento di eliminare le dimissioni in bianco, la legge e la nuova procedura per la risoluzione del rapporto di lavoro presenta dei problemi, spiega FEDERICO ASSOGNA
Il legislatore è recentemente intervenuto con l’ennesima riforma in ambito del mercato di lavoro. Il decreto “sulle semplificazioni” (n. 151/2015) si occupa tra l’altro delle dimissioni del lavoratore, già oggetto di diversi interventi legislativi recenti (l’ultimo dei quali con la L. 92/2012). Il lodevole intento del legislatore, volto a eliminare il fenomeno delle cosiddette “dimissioni in bianco”, si è però tradotto in un sistema tutt’altro che agevole e che paradossalmente incrementa i costi a carico dell’impresa e della collettività.
