Dopo il Consiglio dei Ministri, si viene a sapere che il Civ di Inps ha deliberato all’unanimità di non approvare la proposta della prima nota di variazione al bilancio di previsione per il 2016. Viene riportato sul sito di Inps che il Consiglio non ha approvato per cercare di assumere una posizione consapevolmente critica rispetto al documento in esame. Vi sarebbe una mancata informativa dettagliata relativamente alla consistenza e alla gestione del patrimonio immobiliare, oltre alla quasi totale assenza di criteri di investimento e disinvestimento. Infine vi sarebbe anche il mancato controllo sulla posizione debitoria verso l’Inps degli Enti Pubblici; da ultimo, i problemi riguardano anche l’incertezza derivante dall’adozione di provvedimenti di sospensione di delibere fondamentali per la vita dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale. «Gli Organi dell’Istituto leggono, in questo provvedimento di rinvio, un atto costruttivo e finalizzato a confermare il positivo dialogo, nel rispetto delle reciproche competenze».
Ne dà notizia oggi il sito dell’Inps: dal 9 maggio tutti gli operatori degli Enti pubblici e delle varie Amministrazioni che sono già abilitati per competenza all’accesso dei servizi online della Gestione Dipendenti pubblici – i cosiddetti Gdp – avranno delle precise novità in campo operativo. Infatti tali dipendenti potranno accedere a questi servizi online esclusivamente utilizzano il personale Pin Inps. Al primo accesso avverrà quanto segue, spiega l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale: una procedura automatica guida gli utenti già abilitati come operatori di Enti alla generazione e assegnazione di un nuovo Pin in sostituzione delle vecchie credenziali, non più valide. L’intero percorso di novità impostate dall’Inps viene stabilità nella circolare numero 71, dove viene anche spiegata la procedura automatica di generazione del Pin e specifica le modalità di richiesta di nuove abilitazioni o di modifica delle abilitazioni già possedute. Clicca qui per leggere l’ultima circolare N.71 dell’Inps.
Poche ore fa l’Istituto previdenziale nazionale, ha reso noti alcuni chiarimenti inerenti ai benefici a favore delle famiglie composte da almeno quattro figli minori a carico. Nello specifico viene ricordato come la legge n. 190 del 23 dicembre 2014 ha previsto per l’anno 2015 dei buoni per l’acquisto di beni e servizi per nuclei familiari con almeno quattro minori ed un Isee non superiore a 8500 euro l’anno. Nella stessa comunicazione dell’Inps si evidenzia come il beneficio sia riconosciuto ai nuclei già beneficiari per l’anno 2015 dell’assegno per i tre figli minori e che ai fini del riconoscimento dei buoni non è prevista apposita domanda essendo già sufficiente la domanda presentata per la concessione dell’assegno per i tre minori relativo all’anno 2015.
Dall’Inps arriva un’importa comunicazione per i cittadini che abbiano compiuto dei versamenti per oneri da riscatto, ricongiunzione e rendita. Con il messaggio numero 1858, infatti, l’Istituto nazionale di previdenza sociale ha fatto sapere che le attestazioni fiscali dei versamenti effettuati nel 2015 non saranno spedite a casa degli interessati. “A partire dall’anno in corso le attestazioni fiscali sono, infatti, visualizzabili nel Portale dei Pagamenti del sito www.inps.it: servizio Riscatti, Ricongiunzioni e Rendite, sezione pagamenti effettuati”, è scritto nel messaggio. Che contiene anche alcune precisazioni: “Non sono presenti sul Portale dei Pagamenti le attestazioni fiscali relative ai pagamenti effettuati dagli iscritti ex Enpals, ai quali verranno spedite secondo le consuete modalità. Non sono altresì presenti le attestazioni fiscali relative ai versamenti effettuati in forma rateale dagli Enti datori di lavoro pubblici per conto dei dipendenti iscritti alle gestioni ex INPDAP. Sono infatti gli Enti, quali sostituti d’imposta, ad operare la deduzione fiscale alla fonte”. I cittadini potranno in ogni caso chiedere alle sedi Inps la stampa delle attestazioni e la rettifica del documento nel caso riscontrino discordanze tra importi attestati e importi versati.