Nelle ultime ore c’è stata una certa apertura da parte del Governo per quanto concerne la questione del rinnovo dei contratti dei dipendenti dell’amministrazione pubblica. Un tema che ha visto i sindacati sul piede di guerra lasciando presagire possibili manifestazioni di protesta nei prossimi giorni. Tuttavia il Governo ed in particolare la Ministro Madia, ha lasciato intendere come i tempi siano maturi per trovare un accordo anche se non sarà possibile aumentare i contratti di tutti i dipendenti ed in particolare per quanti percepiscono uno stipendio piuttosto alto. Inoltre, sono trapelate delle illazioni sulle risorse che il Governo ha intenzione di mettere sul tavolo per accontentare i sindacati e nello specifico si parla di circa 300 milioni di euro.
La questione del rinnovo dei contratti statali torna d’attualità dopo la pausa estiva: questo dovrebbe essere, infatti, uno dei primi argomenti di discussione in merito alla riforma delle pubbliche amministrazioni. Si preannuncia un clima incandescente, visto che secondo i sindacati servono 7 miliardi in tutto. Secondo le stime di CGIL e CISL solo per il comparto scuola servirebbero 3 miliardi, necessari per incrementare gli stipendi dei docenti di 150 euro netti al mese. La strada per il rinnovo dei contatti statali appare già in salita, visto che lo stesso ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia, ha evidenziato la mancanza di risorse. I calcoli dei sindacati comunque non corrispondono a quelli pubblicati da Il Sole 24 Ore, secondo cui sarebbero necessari “solo” 1,22 miliardi per un incremento variabile tra i 16 e i 40 euro degli stipendi di tutti gli statali.
Nelle ultime ore l’attenzione del Governo e dei sindacati si è focalizzata sull’annosa questione del rinnovo dei contratti dei lavoratori del pubblico impiego. Nelle scorse ore c’è stato un importante incontro la Ministro Marianna Madia e la segretaria generale della CGIL, Susanna Camusso per cercare di trovare un punto di convergenza e quindi evitare possibili scioperi nei prossimi giorni. Lo scontro al momento riguarda sostanzialmente le risorse da destinare all’aumento dei contratti che per i sindacati sono largamente insufficienti. La sensazione è che arriveranno gli aumenti ma non riguarderanno tutti. L’attenzione verrà riposta verso quei lavoratori che possono contare su redditi non altissimi. Una sensazione che la stessa Madia ha di fatto confermato con le proprie dichiarazioni: “Certamente chi guadagna duecentoventimila euro all’anno potrà saltare il giro ed attendere il prossimo rinnovo per vedersi aumentare lo stipendio”. Resta ora da stabilire da quale livello di stipendio si incominceranno a prendere in considerazione gli aumenti e soprattutto con quale entità. Si attendono aggiornamenti nelle prossime ore.