Finalmente la svolta sul fronte dei contratti statali: settimana prossima dovrebbe essere quella buona per il settore dei lavoratori pubblici, con il rinnovo e l’aumento degli stipendi che arriveranno in Consiglio dei Ministri assieme all’intero Testo Unico della Pubblica Amministrazione. La riforma Madia giunge all’ultimo chilometro, ed è la stessa Madia a ricordarlo in un incontro ieri sull’innovazione nella Pa promosso da Ires Piemonte: «Lo scorso 30 novembre c’era stato un incontro che aveva portato a un accordo da cui dovrà scaturire il nuovo contratto per i pubblici dipendenti che ha una parte economica ma anche normativa importante, che noi realizzeremo nei decreti sul lavoro pubblico che la prossima settimana approveremo in via definitiva in Consiglio dei ministri», ha ricordato il ministro della Pa.
Concludendo poi ancora a margine dell’incontro in Piemonte, ha aggiunto, «Alla luce di questo percorso che dura da mesi, ieri c’è stato un incontro in cui abbiamo continuato a discutere di possibili limature in vista dell’approvazione dei decreti e quando si discute è sempre positivo». Intanto però le perplessità restano visto che oggi ad esempio un maxi sciopero nazionale del sindacato Fsi-Usae porterà in piazza molti lavoratori del settore pubblico, proprio per protesta contro «l’accordo tendente a limitare a 85 euro medi pro capite il rinnovo contrattuale con cui sono stati svenduti i contratti dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni», riporta la nota del sindacato organizzatore dello sciopero nel settore pubblico. L’urgenza di questa svolta si rende a questo punto ancora più necessaria…