A breve, probabilmente tra giovedì e venerdì, si terrà l’atteso Consiglio dei Ministri dove il rinnovo dei contratti statali e lo sblocco per l’aumento degli stipendi dovrebbe finalmente prendere forma: «dopo l’approvazione definitiva dei decreti della riforma della pubblica amministrazione del Consiglio dei ministri, quindi a giugno o comunque prima dell’estate», aveva raccontato il ministro Madia la scorsa settimana rilanciando il tema della sua Riforma Pa in via di approvazione dopo mesi di discussione.
La tempistica vede concludersi entro maggio sicuramente il fronte del Cdm con i due decreti fondamentali che dovranno riorganizzare la Pubblica Amministrazione: da un lato vi saranno le nuove disposizioni sui licenziamenti disciplinari alla stabilizzazione del precariato storico.
Non solo, il superamento della legge Brunetta sui criteri di assegnazione dei premi di produttività e poi ovviamente i superamento dello scoglio “contratti statali”, con lo sblocco degli stipendi che sembra davvero essere arrivato al giusto epilogo. Il testo della riforma stilata al ministro Madia pare ormai confermato che vi sarà un surplus di dotazione destinata agli enti virtuosi, ovvero quelli che produrranno i migliori risultati tra le varie amministrazioni pubbliche locali come regioni e città metropolitane: però i comuni hanno già sollevato le prime polemiche chiedendo di essere ammessi nella sperimentazione, e su questo il Ministero Pa dovrà decidere a breve il da farsi prima di portare tutto in Consiglio dei Ministri.