È al lavoro l’ultimissima fase della riforma Madia sul fronte del rinnovo per i contratti statali: dopo l’approvazione del Nuovo Testo Unico per il Pubblico Impiego, ora è il tempo di aumentare con decisione gli stipendi dei dipendenti pubblici dopo mesi di promesse e rinvii. Sarà dunque l’atto di indirizzo all’Aran la prossima tappa per arrivare successivamente alla firma del nuovo contratto: in questo contesto, verrà adottato come stabilito dal Cdm di una settimana fa un nuovo piano straordinario di stabilizzazione previsto per il prossimo triennio.
In sostanza, si vedrà stabilizzazione di 50mila precari con assunzione a tempo indeterminato: sotto questo profilo, la situazione che vede coinvolti il settore infermieristico e delle prestazioni sanitarie prevede una ulteriore modalità di stabilizzazione.
«Almeno tre anni di servizio prestato negli ultimi otto, requisito maturato entro il 31 dicembre 2017 anche presso aziende pubbliche diverse da quella che bandisce il concorso», è uno dei requisiti imposti e richiesti per gli infermieri per poter ottenere la piena stabilizzazione. Come ha stabilito ancora il Testo Unico Madia, «l’assunzione sarà diretta per chi ha già superato un concorso e possibile anche in amministrazioni diverse da quelle di appartenenza. Gli altri dovranno partecipare ai bandi, potendo però contare su una riserva della metà dei posti messi a concorso. Potranno essere assunti nel triennio 2018-2020», si legge sul portale NurseTimes.