Il Ministro della Pubblica Amministrazione invierà all’Aran nei prossimi giorni il completo atto di indirizzo sui rinnovi dei contratti statali, atteso da mesi ormai, come diretta conseguenza del Testo Unico PA approvato in Consiglio dei Ministri a metà maggio. Stando alle anticipazioni riportate da Adnkronos, nell’atto d’indirizzo il ministro Marianna Madia ha inserito una stretta piuttosto decisa per i permessi, visto che ora diverranno orari per potersi sottoporre a visite mediche, terapie o esami diagnostici senza più doversi assentare dal lavoro per un’intera giornata. Non solo, viene inserito anche un tetto annuale di ore per poter fruire di questi permessi, senza subire le varie decurtazioni in busta paga; da ultimo, ci potrà essere la possibilità di frazionare in ore i permessi per motivi familiari/personali.
L’intento è chiaro ed è stato stabilito anche durante le contrattazioni con i sindacati lo scorso 30 novembre, prima della firma finale sul rinnovo contratti PA: la Pubblica Amministrazione intende azzerare gli abusi eccessivi tenuti in tutti questi lunghi anni di troppa burocrazia e troppi “furbetti” nelle varie amministrazioni; per questo motivo le 17 pagine di bozza della Direttiva PA prevede anche nuove misure che disciplinano a livello contrattuale in materia di permessi, assenze e malattia. Non solo, la bozza prevede anche «nuove misure per quanto riguarda le risorse finanziare stanziate per i rinnovi contrattuali, le regole sul salario accessorio e il welfare aziendale, e indicazioni specifiche per i lavoratori a tempo determinato», riporta l’Adnkronos.