Questa mattina si è tenuto uno sciopero di un’ora in tutte le fabbriche della Regione Veneto per via del gravissimo incidente occorso all’acciaieria Aso di Vallese (Verona) lo scorso mercoledì 31 gennaio. Si trattava di un dipendente della Idrotecnograda, il 42enne Maurizio Cossu, operaio che ha perso la vita durante il normale orario di lavoro per l’ennesimo incidente mortale durante lo svolgimento della propria professione. Ebbene, lo sciopero di oggi ha visto e vedrà coinvolta l’ultima ora di ogni turno per tutte le aziende venete, come deciso dai sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil regionali: vertenza aperta e richiesta di un tavolo di confronto «per esaminare i dati sulle ore di formazione fatte, sulle politiche aziendali messe in atto in materia di prevenzione e per avere riscontri sulle procedure di assegnazione degli appalti, soprattutto nelle aziende siderurgiche». Secondo i sindacati e Federmeccanica, in Veneto sono in aumento gli infortuni sul lavoro e purtroppo anche le vittime (87 nel solo Veneto in tutto il 2017): «vi è sempre più spesso l’allungamento dell’orario di lavoro e l’intensificazione dei ritmi, il tutto a scapito della sicurezza e dell’incolumità dei lavoratori. Una situazione inaccettabile, che contrasta con la narrazione di imprese sempre più orientate, anche nella nostra regione, verso la digitalizzazione della produzione, con la sfida dell’innovazione tecnologica, con la cosiddetta industria 4.0», scrivono i sindacati nell’esposto pubblicato oggi in vista dello sciopero dal lavoro.
IL PRESIDENTE ZAIA SCRIVE AL MINISTRO PA
Proprio per questo sciopero particolare delle aziende venete, il Governatore Luca Zaia ha deciso di scrivere direttamente al Ministro Marianna Madia per chiedere una forte sollecitazione alla firma sui nuovi contratti, con annesse migliorie davanti alle strage non più accettabili sul posto di lavoro nel 2018. «Per non minare ancora di più questo eccellente patrimonio di persone, di cittadini, di risorse umane che manifesterà in Veneto, Le chiedo di favorire un procedere celere nella sottoscrizione dei contratti collettivi nazionali di lavoro delle funzioni locali e della sanità», scrive Zaia nella lettera pubblica al ministro della Pubblica Amministrazione e della Semplificazione. E aggiunge, nella parte più significativa: «Come Presidente della Regione Veneto – aggiunge – non posso esimermi dal riconoscere l’importanza delle rimostranze rappresentate con la mobilitazione odierna, soprattutto perché le istanze economiche sono in realtà istanze di riconoscimento di quel prestigio di lavoratore pubblico che in questa Regione i lavoratori manifestano giorno per giorno, operando da anni in assenza di contratto, ma confermando abnegazione, impegno, senso civico nell’espletare il prezioso e prestigioso servizio pubblico ai cittadini, spesso i più bisognosi del Veneto».