IL MESSAGGIO DI CALENDA PER LEGA E M5S
Da Carlo Calenda arriva un messaggio chiaro alle forze che hanno ottenuto più voti alle ultime elezioni. Su Twitter il ministro dello sviluppo economico scrive infatti: “Il tempo dei manuali, degli opuscoli e dei talk show è finito. Lega e M5S hanno vinto e si devono misurare con il Governo del paese che è cosa complessa e grave. Chiacchiere su euro, flat tax, fornero etc stanno a 0. Tempo di fare”. Resta tuttavia difficile che si concretizzi un Governo tra Carroccio e pentastellati: il solo punto di unione programmatico sembra essere quello relativo alle pensioni, ma per il resto gli obiettivi dei due partiti sembrano essere diversi tra loro. Senza contare che la Lega dovrebbe “sganciarsi” dalla coalizione di centrodestra per allearsi con il Movimento 5 Stelle. A meno di non immaginare Forza Italia e Fratelli d’Italia disposti a far parte di questa strana maggioranza.
PROIETTI: ESTENDERE SCONTI CONTRIBUTIVI PER LE DONNE
In un’intervista a trinacrianews.eu, Domenico Proietti ha ribadito come a suo modo di vedere la Legge Fornero sia stata “solamente una gigantesca operazione di cassa” e ha spiegato che dal suo punto di vista occorre “sanare tutte le disparità di genere che ancora persistono nel nostro sistema previdenziale e al contempo valorizzare il lavoro di cura svolto dalle lavoratrici”. In questo senso ha ricordato che nell’ultima Legge di bilancio “è stato riconosciuto per l’accesso all’Ape sociale un anticipo fino a 2 anni per le lavoratrici madri”, ma che occorrerebbe estendere questo beneficio “a tutte le tipologie di pensionamento”. Inoltre, secondo il sindacalista, va riconosciuto “un periodo di contribuzione figurativa per tutti periodi di lavoro di cura svolto, anche fuori dal rapporto di lavoro”.
FRATELLI D’ITALIA RILANCIA RADDOPPIO PENSIONI INVALIDITÀ
Domani Giorgia Meloni sarà a Roma nel gazebo allestito da Fratelli d’Italia per promuovere la raccolta firme lanciata dal suo partito in merito a sei proposte per il Def. Lo scrive diariodelweb.it, ricordando quali sono queste proposte: 1) Tassa unica al 15% su quanto dichiarato in più rispetto al 2017. 2) Nessun limite all’uso del contante; 3) Dimezzamento dei costi di accoglienza dei richiedenti asilo e raddoppio del fondo per i rimpatri. 4) Asili nido gratis e aperti fino a tardi anche d’estate. 5) Raddoppio delle pensioni di invalidità: da 270 euro a 540 euro. 6) Destinare il 50% dei beni e delle risorse sottratti alla mafia alle forze dell’ordine e alla sicurezza. Dunque Fratelli d’Italia ha deciso di riproporre una delle sue promesse elettorali: raddoppiare le pensioni d’invalidità, dimezzando al contempo le spese per i migranti.
L’APPELLO DI MARINA MACELLONI
Anche nel giornalismo c’è una disparità di trattamento retributivo tra uomini e donne che rischia di farsi sentire poi anche sulle pensioni. Lo ha ricordato Marina Macelloni durante un incontro pubblico. Le donne “hanno e avranno pensioni inferiori rispetto agli uomini perché escono prima dal mondo del lavoro per occuparsi della famiglia, degli anziani, dei nipoti, dei bambini e questo vuol dire che non hanno il tempo lavorativo sufficiente per maturare una pensione adeguata e all’altezza dei loro colleghi”, ha detto la Presidente dell’Inpgi, secondo quanto riportato da adepp.info Dal suo punto di vista, poi, il gender gap esistente “ce lo porteremo avanti per sempre. Se neanche nel ruolo di redattore ordinario si riesce a ottenere che a parità di lavoro di ingresso alla professione corrisponda la stessa parità di retribuzione vuol dire che non c’è via di uscita”.
Macelloni ha infatti controllato i dati sulle retribuzioni medie, scoprendo che il divario è forte nella posizioni più alte e nelle età più avanzate, è più basso tra i 35 e i 45 anni, ma è altrettanto ampio tra i praticanti e i redattori con meno di 30 mesi di anzianità. “Questo significa che non solo non riusciamo e non siamo riusciti a ridurre il gender pay gap, ma aumentano le condizioni perché questo divario continui a esistere e ampliarsi”. La Presidente dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani ha quindi lanciato un appello a direttori delle testate, che possono decidere i compensi, e al sindacato, anche perché nel prossimo contratto ci sia spazio per discutere “di più dei redditi delle donne, perché senza redditi non c’è pensione, non c’è futuro, non c’è giustizia”.