M5S IN DIFFICOLTÀ SUI VITALIZI
Il Movimento 5 Stelle, specie dopo la nomina di Roberto Fico alla Presidenza della Camera, avevano annunciato un imminente tagli dei vitalizi dei parlamentari, quanto meno dei deputati. Tuttavia, secondo quanto scrive Repubblica, “il questore anziano della Camera Riccardo Fraccaro, che oltre un mese fa aveva parlato di un risultato in arrivo in quindici giorni, sta ancora aspettando i dati sulla reversibilità dagli uffici”. Inoltre, il risparmio per le casse dello Stato sarebbe stimato in un massimo di 18 milioni di euro, circa un quarto di quanto inizialmente ipotizzato. Per questo ci sarebbe anche la “tentazione” di non andare fino in fondo nella battaglia sui vitalizi. Per il quotidiano romano, Fico e Fraccaro vorrebbero comunque scrivere una delibera a prova di ricorsi e tenendo comunque conto degli altri partiti. Un compito non semplice, visto che c’è anche l’ipotesi di tornare presto al voto.
SCONTRO A DISTANZA TRA FORNERO E LEGA
Nuovo scambio di battute a distanza tra Elsa Fornero e la Lega. L’ex ministra del Lavoro, parlando ai microfoni di Circo Massimo, la trasmissione di Radio Capital, ha infatti detto di essere preoccupata dall’eventualità di un Governo guidato da Matteo Salvini. In particolare ha evidenziato che il leader del Carroccio diceva di voler abolire la riforma delle pensioni del 2011, ma “ora dice che ci vuole tempo. Vada a spiegarlo a chi ha promesso di cancellare la riforma Fornero. Se non si può fare, una ragione ci sarà…”. Per Fornero è stato un errore “usare la riforma per scannarsi e scannare me, bastava monitorarla e non trasformarla in strumento di propaganda politica”. Poco dopo nella trasmissione di Massimo Giannini è intervenuto Massimiliano Fedriga. Il neo governatore del Friuli-Venezia Giulia, già capogruppo della Lega alla Camera, a proposito di quanto dichiarato dalla Fornero, ha detto: “Non può che renderci contenti la sua preoccupazione, partiamo da presupposti lontanissimi, lei è l’artefice di una riforma dannosa e noi orgogliosamente la facciamo preoccupare”.
SALVINI CHIAMA DI MAIO A UNA TRATTATIVA
Matteo Salvini prova a richiamare Luigi Di Maio a una trattativa per arrivare alla formazione di un Governo. “Sono umilmente a disposizione da oggi pomeriggio, quando e dove si vuole, con chi si vuole, in diretta o non in diretta, a sederci attorno a un tavolo con il M5S partendo dalla riforma delle pensioni, del lavoro, del sistema fiscale, del sistema giudiziario, del sistema scolastico, punto per punti, senza professoroni, per decidere come si fanno queste riforme”, sono le parole del leader del Carroccio riportate dall’Ansa. Che ha anche dato la propria disponibilità a rivedere l’attuale legge elettorale per far sì che venga introdotto un premio di maggioranza in grado di garantire la possibilità di governare a chi prende più voti. Salvini ha comunque ribadito ancora una volta la volontà di mettere tra le priorità del programma di governo una revisione dell’attuale sistema pensionistico.
L’AVVERTIMENTO DI S&P ALL’ITALIA
Standard & Poor’s ha lasciato invariato il rating dell’Italia a BBB, con un outlook stabile. L’agenzia di rating resta ovviamente in attesa di capire chi governerà il Paese, ma ritiene che in ogni caso non verrà messa in discussione la partecipazione dell’Italia all’Eurozona. Tuttavia, come riporta diariodelweb.it, S&P’s ritiene che “l’adozione di misure che ribalterebbero le riforme economiche strutturali adottate, come quelle del mercato del lavoro e delle pensioni, o che cambierebbero rotta al consolidamento fiscale potrebbero mettere a repentaglio la fiducia dei consumatori e delle aziende”. Il messaggio è piuttosto chiaro e rappresenta un altro segnale che arriva dall’estero circa i rischi che l’Italia correrebbe nel caso venisse messa mano alla Legge Fornero. Un segnale che non passerà inosservato si tra i detrattori che i difensori dell’attuale sistema pensionistico.
LE PRIORITÀ PER LA CISL
Attraverso il Segretario confederale Ignazio Ganga, la Cisl si dice d’accordo con la Commissione europea circa la necessità per l’Italia “di prendere misure che rafforzino la capacità redistributiva delle pensioni obbligatorie anche integrando le prestazioni con quelle dei fondi pensione”. Per il sindacalista in fondo è quanto si è cercato di fare negli scorsi due anni attraverso il confronto sulla previdenza tenuto sia con il Governo Renzi che con quello Gentiloni. Secondo Ganga resta però molto da fare per raggiungere l’obiettivo “e vogliamo continuare sulla strada della solidarietà anche nel futuro. In questa direzione va la nostra richiesta di ragionare su di una pensione di garanzia per i pensionati del futuro, in particolare i giovani che hanno oggi carriere spesso discontinue e retribuzioni non sempre adeguate e sulla copertura previdenziale dei periodi di cura”. Per il sindacalista è quindi importante che si possa riprendere presto il confronto con le istituzioni, augurandosi quindi che ci sia la formazione di un governo in tempi non lunghi.
Per la Cisl resta importante portare avanti alcuni dei punti della piattaforma unitaria sulla previdenza, “in particolare: rendere strutturale il modello degli anticipi pensionistici messi in essere con l’istituto dell’Ape (sociale, volontaria e aziendale); la pensione contributiva di garanzia per i giovani; l’integrazione delle categorie dei lavori gravosi e usuranti attraverso il confronto nella specifica commissione stabilita dall’accordo governo sindacati da varare immediatamente insieme a quella che dovrà confrontarsi sulla spesa pensionistica; la rivisitazione del meccanismo della perequazione che agisca sulle pensioni in essere, l’incentivazione dell’adesione ai fondi di previdenza complementare”.