“Le partenze della Libia orientale sono aumentate del 600% quest’anno. La Libia rimane una situazione molto complicata, come dimostrano i fatti recenti” ha affermato il commissario Ue agli Affari Interni, Ylva Johansson, parlando in plenaria al Parlamento europeo nel dibattito sulle attività Sar. Discutendo poi del nuovo patto sui migranti ha affermato: “Faccio un appello affinché si arrivi a conclusione”. In Aula, infatti, è in discussione la mozione per una missione di ricerca e soccorso europea.
Johansson non ha dubbi: l’eventuale misura va comunque accompagnata dalla lotta ai trafficanti. “La guardia costiera libica deve portare avanti le proprie mansioni nel pieno rispetto del diritto internazionale. Ogni azione di violenza è inaccettabile” ha proseguito il commissario Ue degli Affari Interni, riferendosi indirettamente al comportamento degli agenti della guardia costiera libica, che hanno sparato in aria durante un’operazione di salvataggio della Ocean Viking, nave di Sos Mediterranee. La stessa nave che nel porto di Civitavecchia è stata sottoposta a fermo amministrativo dalla Guardia costiera.
La situazione dei migranti in partenza dalla Libia
Il primo obiettivo, come sottolineato da Ylva Johansson, “deve essere salvare vite” e “l’Ue fa quanto è in suo potere per aiutare i Paesi membri nelle attività Sar: nel patto abbiamo proposto misure di solidarietà proprio nella ricerca e nel soccorso”. Come ricorda Il Giornale di Sicilia, il fronte libico verso le isole Pelagie è stato riaperto all’inizio dello scorso maggio ma al momento non preoccupa. Soltanto un paio di imbarcazioni vi giungono mentre molte di più salpano dalla Tunisia. La maggior parte dei migranti che parte dalla Libia, salpa da Zawia e Zuwara.
“L’epicentro delle partenze è Sfax, in Tunisia, con una media di 30 barchini di ferro che salpano verso Lampedusa ogni 24 ore mettendo a dura prova la Guardia costiera”, spiega una fonte in prima linea a Il Giornale. “Dalla Libia le partenze continuano, ma in tono minore. Uno dei porti più importanti dei trafficanti come Zwuara ne registra 2-3 al giorno”: i barconi possono ospitare anche 100 migranti. “I viaggi più pericolosi sono quelli che partono da Bengasi su barche piccole o addirittura gommoni. Un sistema molto pericoloso su una rotta lunga. Spesso si fermano in mezzo al mare” spiega ancora la fonte.