Reza Ciro Pahlavi, erede al trono dell'Iran, combatte il regime: "Tutti si sostengono a vicenda, e questa è la prima grande conquista"

Un’intervista lucida e sincera quella di Reza Ciro Pahlavi, erede al trono dell’Iran. Il Reale, spiega perché il regime iraniano è destinato a crollare. Parlando delle proteste del suo popolo, racconta: “Bisogna capire che, quando si combatte un regime estremamente oppressivo come quello iraniano, le manifestazioni non avvengono più in una località specifica o non toccano più solo una certa fetta di popolazione, ma avvengono ovunque e toccano tutti. Oggi la richiesta di libertà in Iran, è collettiva. Tutti si sostengono a vicenda, e questa è la prima grande conquista del popolo iraniano nell’ultimo anno”.



Infatti, “dopo la Russia, l’Iran è il Paese con la più grande risorsa di gas al mondo, eppure il 60% degli iraniani vive al di sotto della soglia di povertà. Questa miseria, aggiunta al costante senso di oppressione, farà in modo che il popolo iraniano continuerà la sua battaglia finché non avrà vinto”. Ad oggi, però, lo scenario sembra improbabile: “I regimi totalitari, alla fine, scompaiono sempre. Si pensi all’Unione Sovietica e il suo impero comunista. O al regime nazista di Hitler, persino all’apartheid in Sud Africa. Non esiste un regime totalitario e oppressivo che abbia superato l’esame del tempo, sono tutti crollati. Fatta eccezione per il Nord Corea, non conosco altri sistemi radicali che siano sopravvissuti. Così accadrà anche in Iran”.



Iran, l’erede al trono: “La minaccia nucleare…”

Reza Ciro Pahlavi, erede al trono dell’Iran, non utilizza mezzi termini nei confronti del regime: “È l’insieme di tutto il peggio: un regime al contempo totalitario, razzista e fascista”. Per quanto riguarda i rapporti con la Russia, sono particolarmente stretti: d’altro canto, invece, i rapporti con l’America sembrano incrinarsi del tutto. “Questo è il risultato della narrativa anti occidentale e anti americana del regime iraniano. Ecco, nonostante il regime si autoproclami del tutto indipendente, sappiamo perfettamente che in realtà è dipendente dalla Russia. Non oggi, non nell’ultimo anno, ma da molto prima. La Russia ha un’influenza importante in termini di controllo dell’apparato militare iraniano, non a caso ha venduto agli iraniani tante armi negli ultimi anni. Sotto certi punti di vista, Putin funge da padrino per l’Iran” spiega a Libero.



Secondo l’erede al trono, “Israele difende se stessa dal terrorismo, ma questo non è un problema che riguarda solo lei. Il terrorismo è un problema internazionale e va sconfitto. Ecco, è arrivato il momento in cui ognuno di noi deve essere chiaro nelle proprie intenzioni. Ognuno deve prendere una posizione. Non possiamo rimanere nel mezzo, dobbiamo decidere da che parte stare”. Riguardo la minaccia nucleare iraniana, spiega: “Io credo che Israele e il mondo intero non possano correre il rischio che questa minaccia sia fondata. Del regime non ci si può fidare, mai. Il giorno in cui l’Iran avrà un’arma nucleare, non esiterà ad utilizzarla. Pertanto, bisogna fare tutto il possibile affinché il progetto nucleare in corso non venga ultimato”.