Germania valutare la reintroduzione della leva militare obbligatoria e l'Italia? Può tornare anche nel nostro Paese? La situazione e gli scenari

La Germania valuta la reintroduzione della leva militare obbligatoria: lo conferma il cancelliere Friedrich Merz, secondo cui la questione va affrontata “abbastanza presto“. Il ministro della Difesa, Boris Pistorius, ha già preso posizione, ribadendo con fermezza la sua proposta di legge per un nuovo servizio militare, ma chiarendo che vuole puntare sulla partecipazione volontaria, lasciando la leva obbligatoria come ultima spiaggia.



Non condivido le richieste della CDU/CSU, che vuole passare alla coscrizione obbligatoria il più rapidamente possibile, ma mi oppongo anche a chi ritiene che dovremmo escludere qualsiasi tipo di coscrizione obbligatoria“, ha dichiarato Pistorius in vista del congresso federale del partito SPD a Berlino.

Premier Meloni al Vertice NATO con Starmer, Zelensky, Rutte, Macron, Tusk e Merz (ANSA-EPA 2025)

Il servizio militare obbligatorio in Germania è stato sospeso dal 2011, ma non abolito. Può essere reintrodotto con una maggioranza semplice della coalizione di governo composta da CDU/CSU e SPD.



GERMANIA RIFORMA IL SERVIZIO MILITARE?

L’accordo di coalizione che ha portato alla nascita del governo tedesco prevede che il servizio militare debba essere “inizialmente basato sulla partecipazione volontaria“, ma il cancelliere tedesco ritiene che la leva militare obbligatoria sia un requisito fondamentale per facilitare l’espansione della Bundeswehr, l’esercito tedesco. “Probabilmente non saremo in grado di raggiungere questo obiettivo con il solo sistema volontario attuale, ma avremo bisogno di ulteriori elementi di coscrizione obbligatoria“, aveva dichiarato nei giorni scorsi.



Secondo informazioni dell’agenzia di stampa tedesca, il Ministero della Difesa prevede di presentare i piani per un nuovo servizio militare prima della pausa estiva. L’obiettivo è di avere una forza difensiva di 460 mila uomini e donne, tra forze attive e di riserva. Qualora il numero di volontari dovesse rivelarsi insufficiente nei prossimi anni, il Ministero si riserverebbe il diritto di imporre la leva militare obbligatoria. Il disegno di legge prevede già, infatti, il passaggio dal servizio militare alla coscrizione obbligatoria.

LEVA MILITARE OBBLIGATORIA, LA MAPPA EUROPEA

La Germania non è l’unico Paese europeo che sta rivalutando la leva militare obbligatoria, con approcci diversi. La Finlandia, entrata da poco nella NATO, la prevede già: ogni ragazzo è obbligato a fare il servizio militare e le riserve sono molto ampie, perché si possono richiamare cittadini fino a 60 anni.

La Svezia, anch’essa entrata recentemente nella NATO, ha reintrodotto la leva obbligatoria nel 2017, dopo averla sospesa. Dura tra i 9 e i 12 mesi e coinvolge sia ragazzi sia ragazze, ma solo quelli considerati idonei. La Polonia, che spende molto per la difesa, non ha ancora reintrodotto ufficialmente la leva, ma sta richiamando a rotazione 250 mila riservisti.

Invece, Ungheria e Repubblica Ceca hanno introdotto dei programmi di servizio militare volontario, quindi non obbligatorio. Grecia e Cipro hanno sempre mantenuto la leva obbligatoria, soprattutto per via delle tensioni storiche con la Turchia. La Francia, nel 2019, ha introdotto il servizio nazionale universale, che però è volontario e non è un vero servizio militare. Qui il ritorno alla leva militare obbligatoria è solo un’idea teorica.

LA SITUAZIONE IN ITALIA

In un certo senso come in Italia, dove il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è contrario, mentre la Lega insiste sul tema e propone alternative, come il richiamo dei riservisti. Il partito della Lega è da tempo favorevole al ritorno della leva militare e ha fatto diverse proposte di legge in Parlamento per reintrodurla, ma ogni volta il ministro della Difesa si è opposto, perché ritiene che oggi l’esercito abbia bisogno di professionisti, non di ragazzi senza formazione militare.

Ci sarebbe un piano per rafforzare l’esercito, ma i dettagli non sono ancora noti. Dunque, nessuna proposta sulla leva militare obbligatoria in Italia è andata avanti seriamente finora. L’alternativa è puntare sui volontari. A tal riguardo, la Lega ha proposto una legge per richiamare fino a 10 mila riservisti (cioè ex militari o persone con addestramento militare) in caso di emergenza.