Licia Colò racconta a Verissimo: "Ho trovato una sorella dopo la scomparsa di mio padre"
Anche Licia Colò è intervenuta a Verissimo su Canale Cinque, la conduttrice ha colto l’occasione per parlare della sua famiglia e di alcuni momenti salienti della sua vita.
“La mia è stata una famiglia un po’ selvaggia ma con grandi valori, unione. Io ero una figlia non semplicissima, la mia mamma ha sofferto parecchio con me, ero una determinata e se una cosa non la condividevo minacciavo di farlo lo stesso. Mia madre è stata otto anni bloccata in un letto ed è stata una cosa veramente dura, alla fine da credente ho chiesto lassù di portarla via”. Dopo la morte del padre, Licia Colò ha fatto una conoscenza molto importante:”Io ho conosciuto dopo anni una sorella, non è solo dna, essere fratelli è un vivere insieme, non ci siamo mai frequentate, quando mio papà è andato in cielo ho scoperto una sorella, carina, pazza, è stata una nascita nuova, è come se fossimo due sorelle di sette anni”. Scavando nel passato di Licia Colò, Silvia Toffanin ha rivelato la storia complicata vissuta dalla conduttrice: “Non è stata una persona positiva, un amore tossico che ho superato. E’ finita, poi me ne sono liberata e ho avuto dei compagni di vita importanti, sono passata dalle stalle alle stelle. Chi ti sta accanto non ti deve ingannare, ma provare a darti forza”.
Licia Colò riabbraccia la figlia Liala a Verissimo
La figlia di Licia Colò, Liala, ha poi fatto tappa in studio, spendendo parole molto importanti per la madre: “Vorrei replicare gli insegnamenti di mia madre con i miei figli, mi ha insegnato la libertà e il rispetto, come le cose vadano conquistate, mi ha dato degli ottimi valori”. La conduttrice ha poi ammesso: “Tra me e mia figlia c’è un grande rapporto, ci amiamo noi e il mio cagnolino”.
Licia Colò ha raccontato una intervista a L’Arena alcuni momenti riguardanti la sua famiglia: “Mia mamma ha partorito a Bussolengo, ma i miei primi ricordi sono a Villafranca. Mio papà era nell’aeronautica militare, rivedo i piloti, il villaggio azzurro. Conservo tuttora un legame bello, sereno, con la città di Verona. I miei nonni veronesi sono stati come dei secondi genitori per me. Non mi hanno viziato, ma educato con la giusta severità, dedicandomi molto tempo”.