A Storie Italiane il giallo di Liliana Resinovich con le parole di Sebastiano Visintin e dei consulenti Marina Baldi e Anna Maria Casale

Si parla del giallo di Liliana Resinovich stamane negli studi di Storie Italiane e ospite vi era anche oggi Sebastiano Visintin, marito nonché unico indagato per l’omicidio della donna di Trieste. Eleonora Daniele ha incalzato il suo ospite chiedendogli cosa sia accaduto, e Visintin ha replicato dicendo: “Conoscendo Liliana certamente non posso pensare che qualcuno le abbia fatto del male, lei amava la vita, la nostra vita, che abbiamo vissuto per 32 anni e quello che è successo non lo sa nessuno”.



Quindi ha aggiunto: “La mia idea è che lei si sia suicidata, ma bisogna capire perchè. Certo è una contraddizione, ma bisogna capire cosa è successo in quei giorni. Istigazione al suicidio? Non voglio usare questo termine ma secondo me qualcosa è successo, quella telefonata di 16 minuti il giorno 13 dicembre 2021 (dice riferendosi ad una telefonata intercorsa fra Sterpin e Liliana Resinovich ndr), lei ha fatto 54 metri in casa, era sconvolta, cosa è successo? Queste cose le abbiamo sapute dopo. Quella mattina mi ha salutato e mi ha sorriso ed è andata via con la spazzatura”.



LILIANA RESINOVICH, LE PAROLE DELLE CONSULENTI BALDI E CASALE

In studio a Storie Italiane vi era anche la genetista Marina Baldi, consulente della famiglia di Liliana Resinovich, convinta invece che la donna sia stata uccisa: “La relazione tecnica della prof Cattaneo mi sembra precisissima, abbiamo qualche perplessità sul fatto che sia rimasta lì tutti quei giorni (dal 14 dicembre 2021 al 5 gennaio 2022 ndr). Nella relazione però ci sono percosse, dinamiche di mano terza, questo fa si che il risultato finale propende per l’omicidio”.

Diverso invece il pensiero di Anna Maria Casale, psicologa consulente di Sebastiano Visintin: “Sebastiano parla di suicidio, è il pensiero da marito. Noi tutti siamo per la verità, non penso ancora a nulla, sto scrivendo una mia relazione ma bisognerà prendere gli elementi oggettivi emersi fino ad oggi e la dottoressa Cattaneo dice che quel corpo è stato lì tutto quel tempo, quindi non si può prendere solo quello che serve, non si può estrapolare solo quello che serve per confermare il proprio pensiero. Questo vale anche per la prima perizia ovviamente”.



LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO E IL “GIALLO” DEI DISPOSITIVI

Claudio Sterpin ha accusato Sebastiano di aver avuto un’altra Go Pro, la il marito di Liliana Resinovich ha replicato: “La GoPro numero 7 non l’ho mai avuta, io ho preso la 9 a dicembre 2021, tutto ciò che dice è frutto della sua mente”. Così Anna Maria Casale: “Nel momento in cui si dicono delle cose su una persona indagata, bisogna portare delle prove. Tutti i dispositivi in suo possesso sono stati acquisiti dagli acquirenti, sono stati restituiti e dopo un anno e mezzo gli sono stati richiesti alcuni di questi dispositivi e oggi ci si sorprende se le info in quei dispositivi non ci sono più. Che lui abbia fatto qualcosa di maldestro sono d’accordo con voi (riferendosi alla formattazione della GoPro ndr), ma il problema è che non sono state fatte le copie forensi, quindi non è colpa di Sebastiano, tra l’altro lui avrebbe potuto buttare via quei dispositivi”.

Marina Baldi è tornata sul ritrovamento del cadavere: “Sono stati fatti degli errori, hanno subito pensato al suicidio ed hanno tralasciato tutta una serie di cose anche per confermare il suicidio, se avessero lavorato in maniera corretta forse non saremmo qui a parlarne”

Liliana Resinovich, Marina Baldi e Sebastiano (Foto: Storie Italiane)

LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO E GLI ULTIMI GIORNI DI LILLI

Sebastiano ha aggiunto: “Per me questi periodi sono dolorosissimi, ho passato il mio compleanno da solo. Sterpin dice che ho regalato la bici? Non è vero, io ho le mie tre bici a casa. L’unica cosa che ho regalato dopo la morte di Liliana è stata una macchina fotografica che avevo comprato ad un mercatino al mio amico Arturo per il figlio, una digitale per imparare a fare delle foto, non era professionale, tutte le mie macchine di collezione sono tutte a casa… io non posso continuare sempre a difendermi da Sterpin”. Anna Maria Casale aggiunge: “La telefonata di Sterpin… perchè non dice cosa si è detto quella mattina con Liliana Resinovich tutti quei minuti?”.

Mentre Sebastiano aggiunge. “Perchè dico che è un suicidio? Perchè lei ha lasciato a casa tutto, anche io sono un po’ in dubbio ma non c’è niente che faccia pensare ad un omicidio”. Per Anna Maria Casale: “Sebastiano non ha certezze, per questo viene accusato, lui in ogni caso non parla di istigazione al suicidio…”. Sebastiano ha anche ricordato gli ultimi tre giorni della moglie: “Sabato eravamo a pranzo con gli amici dopo una presentazione di un libro, la domenica siamo andati a fare un giro in bici a Grado e lunedì siamo andati a cena da amici, ditemi voi che elemento posso avere in mano per capire che c’era qualcosa che non andava?”, quindi replica a Sterpin che lo accusa di essere stato incolpato: “Questo è il pensiero suo… e sui famosi telefoni, gli inquirenti li hanno presi e analizzati, tutto quello che viene detto è assolutamente falso”.

Marina Baldi precisa: “Se Sebastiano sarà rinviato a giudizio tutti potranno vedere lo stato delle indagini, detto questo io ritengo che ci siano elementi molto significative, poi ci saranno perizie, dibattimenti, vedremo quello che accadrà”. Sebastiano Visintin infine conclude: “Io sono sereno e tranquillo, ho un’accusa infamante sulle mie spalle ma non ho niente a che fare con quello che è successo e vorrei capire come potrei essere rinviato a giudizio, io ringrazio i miei consulenti, avvocati che mi stanno vicino”.