Se Mister Inzaghi dovesse congedarsi dai nerazzurri con lui potrebbero partire due nomi eccellenti della rosa.
Sic transit gloria mundi. Non c’è detto che si applichi meglio alla pazza stagione dell’Inter di quest’anno. Per almeno tre quarti della stagione la compagine nerazzurra è apparsa un’armata invincibile.
Sempre in grado di recuperare risorse impensabili da un organico che pareva corazzato per affrontare tutte le tempeste calcistiche, era l’Inter capace di rimontare e superare il Napoli di Conte al primo giro a vuoto dei partenopei. L’Inter capace di una rimonta epica a San Siro con il Barcellona dopo aver messo sotto un’altra Big continentale come il Bayern Monaco. Stesso discorso per Simone Inzaghi, a lungo celebrato come il nuovo mago della panchina: l’allenatore in grado – con le sue alchimie tattiche o con i cambi indovinati – di trovare sempre la quadra del match e di motivare una squadra costantemente al limite delle forze.
Le ultime settimane – tra lo scudetto perso e soprattutto l’umiliante manita subita in finale di Champions dal Psg – hanno completamente rovesciato la situazione. Di conseguenza sono mutate anche le valutazioni da fare a fine stagione. Tra il tutto e il nulla di questa annata calcistica da ottovolante è uscita una sentenza che fa male: zero titulii. E ora si parla addirittura di un addio dell’allenatore della seconda stella. Insieme a lui potrebbero andarsene due senatori finiti sul banco degli imputati dopo la disfatta di Monaco.
Inter, rivoluzione in caso di addio di Inzaghi: via due big
Sono ore decisive per il futuro di Simone Inzaghi sulla panchina dell’Inter. L’Inter che puntava al triplete ha dovuto assistere impotente al triplete degli altri: quello messo a segno dai ragazzi terribili del PSG. E quel che è peggio è che la Beneamata è uscita con le ossa rotte dal confronto con i parigini, incassando il peggior passivo di sempre in una finale di Champions. Il destino di Mister Inzaghi, che fino a un mese fa pareva blindatissimo, è tornato così in bilico, più ancora dei tempi in cui i tifosi lamentavano le troppe partite perse in campionato.
Se davvero l’esperienza dell’ex allenatore della Lazio fosse arrivata ai titoli di coda in nerazzurro, con lui potrebbero andarsene due big. Parliamo di Hakan Calhanoglu e Federico Dimarco, rispettivamente il signore (nonché infallibile rigorista) del centrocampo nerazzurro e quello che poche ore prima della finale di Champions era stato incoronato da un certo Roberto Carlos come uno dei migliori terzini sinistri al mondo.
Da intoccabili a cedibili, insomma. Con la giusta offerta, s’intende. Sul centrocampista turco pesano l’età (31 anni) e il netto calo di rendimento dopo l’infortunio patito a inizio inverno. Per Calhanoglu – contratto in scadenza nel 2027 – si era già fatto avanti la scorsa estate il Bayern Monaco.
Ma anche il Newcastle e alcuni club arabi potrebbero sondare il terreno per Hakan. Su Dimarco invece da tempo c’è l’interessamento del Barcellona. Per l’esterno sinistro della Nazionale ad aprile l’Inter aveva respinto ogni ipotesi di trattativa. Ora, soprattutto se Inzaghi dovesse andarsene, chissà.