Il momento è approdato sui social diventando virale.
Scontro acceso nello studio di “La Vita in Diretta” tra la criminologa e il legale di Stasi: tensione alle stelle sul caso Poggi, tra accuse incrociate e frecciate al vetriolo.
Sono volati stracci a La Vita in Diretta tra la criminologa Roberta Bruzzone e l’avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi. Un botta e risposta che è diventato virale sui social e che ancora oggi a distanza di settimane continua a far discutere. Durante un confronto sul caso riaperto più caldo dell’estate che continua a snocciolare colpi di scena i due professionisti si sono fatti travolgere dalla tensione, con momenti di evidente imbarazzo anche per il conduttore Alberto Matano, che ha tentato, non senza fatica, di mantenere la discussione su binari civili.
Il cuore del confronto ruotava intorno a una nuova perizia psicologica su Alberto Stasi, redatta nel 2024 da un esperto del carcere di Bollate. Un documento inedito, trasmesso in un servizio andato in onda nella stessa puntata, che ha sollevato nuove domande e riflessioni sul caso dell’omicidio di Chiara Poggi. Un terreno delicatissimo, su cui la Bruzzone ha espresso opinioni decise, mentre De Renzis ha subito mostrato insofferenza per alcune delle affermazioni ritenute, a suo avviso, “fuori contesto”.
I toni si surriscaldano
Il confronto ha presto perso i toni dell’analisi pacata. Mentre si discuteva dell’attendibilità della relazione e delle implicazioni sul profilo psicologico di Stasi, De Rensis ha accusato la criminologa di “ritenere di possedere la verità assoluta”, lamentando di non essere stato lasciato parlare. “Dieci giorni fa ero nella stanza del procuratore capo” ha specificato l’avvocato “Ho sentito le domande che ha rivolto ad Alberto e anche se sembrerà incredibile questo alla dottoressa Bruzzone, ho compreso che hanno le idee molto chiare. Ma ci sarà tempo per parlare ancora di questa vicenda”. La Bruzzone, da parte sua, ha reagito con fermezza, mettendo in discussione il modo in cui l’avvocato stava conducendo il suo intervento. “Avvocato, cosa fa, minaccia?” ha chiesto con tono sorpreso ma tagliente, dopo che De Rensis aveva alluso a possibili “memorie da non dimenticare” in merito a quanto affermato dagli ospiti in studio.

Il battibecco tra la dottoressa Bruzzone e l’avvocato De Rensis è proseguito anche su aspetti specifici dell’inchiesta, come l’impronta sulla parete e quella rilevata sul pigiama di Chiara Poggi. La criminologa ha ribadito la rilevanza delle recenti analisi, mentre l’avvocato ha sottolineato che certe considerazioni riguardano un processo già concluso, invitando a fare attenzione alle affermazioni pubbliche.
Alberto Matano, nel ruolo di moderatore, ha cercato di mantenere l’equilibrio tra le parti, ricordando che il programma si limita a riportare fatti, documenti e valutazioni che emergono nel tempo, senza accusare nessuno. Eppure, le parole del conduttore non sono bastate a raffreddare gli animi. A nulla è servito l’invito alla calma: entrambi gli ospiti hanno continuato a interrompersi e rilanciare con affermazioni sempre più accese.
