Clima di alta tensione nel M5s, è scontro tra Scarpinato e Conte: motivo del contendere è il plauso del leader a Giorgia Meloni e alla sua lettera per il 25 aprile. “I partiti che rappresentano la destra in Parlamento hanno dichiarato la loro incompatibilità con qualsiasi nostalgia del fascismo”, uno dei passaggi del testo del primo ministro sul Corriere della Sera. Conte ha parlato apertamente di “molti punti assolutamente condivisibili” con il discorso di Meloni, ma non solo.
Conte ha anche parlato di uno “sforzo di cui dobbiamo prendere atto, con onestà intellettuale, nel voler fare dei passi avanti” e si è trovato “d’accordissimo col rinnegare le nostalgie del fascismo” e sul fatto “che non può essere una forza politica che dà legittimazione democratica alle altre perché lo fanno gli elettori”. Un plauso che però non è piaciuto a tutti nel M5s, a partire dal senatore ex magistrato.
M5s, tensione Scarpinato-Conte
Secondo quanto reso noto da Il Fatto Quotidiano, Roberto Scarpinato ha criticato l’uscita di Conte sulla Meloni nel corso del’assemblea dei senatori del Movimento 5 Stelle a Palazzo Madama: “Sono entrato nel Movimento perché ritenevo interpretasse i valori della sinistra, ma ora vorrei capire se tali valori sono effettivamente nostri”. Ma non è tutto, Scarpinato infatti non sarebbe l’unico esponente pentastellato ad aver bacchettato l’avvocato del popolo: anche altri parlamentari hanno giudicato troppo gentili le parole di Conte nei confronti del premier Meloni. Negli stessi giorni, inoltre, in casa Movimento si è registrata la tendenza da parte di qualcuno a chiedere di abbassare i toni nei confronti del Partito Democratico e della nuova leader Elly Schlein, con l’obiettivo di costruire un’alternativa al centrodestra.