L'ex presidente del Brasile, Lula, torna eleggibile: annullate tutte le precedenti condanne. Pronta la sfida a Bolsonaro per le presidenziali del 2022
Una decisione, quella di annullare tutte le condanne, che ha di fatto spaccato in due il Brasile: da una parte il popolo di sinistra in festa, dall’altra i fedeli di Bolsonaro, che accusano invece l’alta corte del Brasile. Ed in effetti questa recente assoluzione fa un po’ storcere il naso, tenendo conto che Lula era stato condannato prima a 10 anni poi a 17, per il reato di corruzione, ma dietro le sbarre non ha passato nemmeno due anni, per l’esattezza, 580 giorni.
LULA TORNA LIBERO, BOLSONARO: “UN GIUDICE DA SOLO NON DOVREBBE PRENDERE UNA DECISIONE DEL GENERE”
Secondo quanto sottolineano gli analisti, così come riferisce Il Corriere della Sera, la decisione di regalare a Lula l’impunità è legata alla necessità di salvare la cosiddetta operazione “Lava Jato”, gigantesca inchiesta giudiziaria che ha portato appunto alla condanna dell’ex presidente nonché di diversi fra imprenditori e politici, ma che è stata molto criticata per una serie di irregolarità. Fatto sta che ora Lula è un uomo libero, anche se il presidente Bolsonaro starebbe già preparando la sua contromossa attraverso il Procuratore generale Augusto Aras, considerato molto vicino proprio al capo dello stato, e pronto a fare appello alla sentenza del giudice Fachin. «Il giudice Edson Fachin – le parole di Bolsonaro – ha sempre mantenuto stretti legami con il Partito dei lavoratori. Un giudice da solo non avrebbe dovuto prendere una decisione del genere. La Borsa è scesa e il dollaro è salito. Tutti noi soffriremo per una decisione del genere».
