M5s, dimissioni Chiara Appendino da vicepresidente: l'annuncio apre la resa dei conti. "Abbiamo smesso di rappresentare gli elettori", attacca la deputata
DIMISSIONI APPENDINO DA VICEPRESIDENTE M5S: L’ANNUNCIO
Il Movimento 5 Stelle perde un’altra stella: stavolta si tratta di Chiara Appendino, che ha deciso di dimettersi dal ruolo di vicepresidente M5S. Sebbene il suo incarico fosse vicino alla scadenza, ha comunque deciso di fare un passo indietro, con l’obiettivo di dare un “segnale politico” forte. «Non sono mai scappata dalle mie responsabilità, soprattutto quando è in gioco la nostra comunità», ha scritto sui social.
Il presidente pentastellato Giuseppe Conte, poche ore prima, aveva negato che Appendino volesse dimettersi, ma la notizia si è infine rivelata vera. L’ex sindaca di Torino ha spiegato di volersi dimettere per protestare contro la direzione politica attuale del Movimento 5 Stelle. Dopo i risultati deludenti delle elezioni regionali in Toscana, aveva già chiesto al M5S di cambiare strategia e di ripensare il suo rapporto con il PD.
Appendino ha inoltre criticato la mancanza di identità politica e di chiarezza del Movimento, denunciando che il M5S non riesce più a parlare alle persone in difficoltà o deluse dalla politica, come invece faceva in passato. Secondo lei, il problema non è negli elettori o nei partiti avversari, ma all’interno del Movimento stesso, che ha perso contatto con chi dovrebbe rappresentare.
«Il Movimento 5 Stelle non riesce a intercettare chi si sente ai margini, a trasformare la rabbia in speranza e voglia di riscatto. E questo non è normale. La colpa non è mai degli elettori: è nostra, quando smettiamo di rappresentarli». Appendino invita quindi il partito a una riflessione profonda e a un deciso cambio di rotta.
LO STRAPPO CHE INFIAMMA IL M5S
La decisione di Chiara Appendino potrebbe aver aperto la resa dei conti nel Movimento 5 Stelle, poiché la deputata ha apertamente criticato il posizionamento politico del partito, creando una profonda spaccatura.
Non mancano i retroscena: tutto sarebbe cominciato durante la discussione nei gruppi parlamentari, a seguito delle parole di Appendino riportate da Repubblica. La situazione sarebbe poi precipitata: il quotidiano parla di una «contraerea comunicativa contro Appendino».
La deputata, dal canto suo, ha reagito irrigidendo la propria posizione. Giovedì sera ci sarebbe stata una telefonata con Conte che, però, non avrebbe riavvicinato le parti. Qualcuno avrebbe anche tentato una mediazione, ma non sono mancate accuse pesanti: secondo indiscrezioni, Paola Taverna l’avrebbe accusata di essersi “imborghesita” pur parlando di M5S antisistema, oltre che di slealtà in un momento di difficoltà per il Movimento.
Le dimissioni di Appendino confermano le difficoltà interne del partito nel conciliare le sue anime diverse e rappresentano l’ennesimo segnale del progressivo snaturamento del Movimento.