Manovra Finanziaria, il disegno di legge prevede anche la nuova tassazione dividendi, aumenta imposta sulla partecipazione agli utili sotto il 10%
In Manovra finanziaria passa la bozza che contiene anche la nuova norma sulla tassazione dividendi, una proposta che sta già facendo discutere perchè potrebbe portare ad una vera e propria batosta per le imprese, comprese quelle quotate in Borsa, che in alcuni casi vedrebbero aumentare dall’1,2 al 24% l’imposta sugli utili delle partecipazioni, quando queste sono inferiori alla quota del 10%. Precedentemente infatti, la soglia di esenzione era stata stabilita, in base alla Legge Tremonti entrata in vigore nel 2004, oltre il 5%, quindi il 95% del dividendo delle società di capitali con le vecchie regole non era soggetto a tassazione.
Con l‘articolo 18, introdotto nel testo della Legge di Bilancio 2026, il meccanismo cambia, aumentando così dal 5 al 10% la partecipazione, diretta o indiretta ai capitali sempre mantenendo gli stessi requisiti per l’esenzione. Chi detiene quote inferiori pertanto, non potrà più usufruire del regime agevolato, ritrovandosi così a pagare l’IRES sul 100% dei profitti incassati grazie agli investimenti.

Tassazione dividendi in Manovra finanziaria, Forza Italia chiede di eliminare la disposizione: “Genera effetti negativi per le imprese”
La tassazione dividendi, che sarà applicata come prevede il testo della Manovra finanziaria a tutte le partecipazioni inferiori al 10%, potrebbe entrare in vigore il 1 gennaio 2026 come da predisposizioni di legge. Tuttavia, viste le numerose polemiche in merito, è anche possibile che il testo finale possa essere cambiato prima dell’approvazione mantenendo così il precedente regime agevolato o predisponendo modifiche minime.
Il professore di diritto tributario presso l’Università si Milano Giuseppe Marino, ha criticato la misura dichiarando a Milano Finanza che questa potrebbe costituire un passo indietro per l’integrazione, con il rischio di spingere le imprese a cambiare sede all’estero dove vige un sistema di tassazione differente. Anche a livello politico ci sono state ripercussioni, poco dopo che il testo del disegno di legge è stato bollinato per l’invio alla Presidenza del Consiglio dei Ministri infatti, è arrivata la replica di Forza Italia, che ha chiesto di eliminare la disposizione in quanto penalizzante, visto che la doppia tassazione genera effetti negativi sia per gli investimenti che per la competitività.
