Omicidio Serena Mollicone, chi sono Marco Mottola e i genitori Franco e Annamaria e perché sono coinvolti nel delitto di Arce
COSA C’ENTRANO MARCO MOTTOLA E I SUOI GENITORI CON IL DELITTO DI ARCE
Tra assoluzioni e annullamenti, l’omicidio di Serena Mollicone è diventato un incubo giudiziario per la famiglia Mottola, con Marco e i genitori Franco e Annamaria che pensavano di aver chiuso i conti con la giustizia dopo l’assoluzione in appello. Ma la Cassazione ha annullato la sentenza di secondo grado e disposto l’appello bis, che si aprirà il prossimo 22 ottobre davanti alla terza Corte di Assise d’Appello di Roma.
Il capofamiglia è un ex maresciallo dei carabinieri, che al momento del delitto di Arce era comandante della stazione dei carabinieri di Arce, in provincia di Frosinone. Per l’accusa, Marco sarebbe l’autore materiale dell’aggressione ai danni di Serena Mollicone, che sarebbe avvenuta nella caserma di Arce, mentre i genitori sono accusati di concorso in omicidio e occultamento di cadavere, in quanto nella ricostruzione accusatoria sono ritenuti coloro i quali aiutarono Marco o hanno comunque partecipato all’occultamento e al depistaggio dopo la morte della ragazza.

Durante le indagini emerse che la vittima, il giorno della scomparsa, avrebbe voluto denunciare l’attività di spaccio attribuita a Marco. Rinviati a giudizio insieme ad altri carabinieri, i Mottola sono stati assolti tre anni fa nel processo di primo grado, mentre l’anno scorso è stata confermata l’assoluzione per mancata dimostrazione certa delle accuse, decisione poi annullata dalla Cassazione che ha, appunto, ordinato un nuovo processo.
FRANCO MOTTOLA, L’ALTRA ASSOLUZIONE
Ma l’omicidio di Serena Mollicone non è stato l’unico incubo giudiziario che la famiglia Mottola ha dovuto affrontare, perché nel corso del processo per il delitto di Arce emerse un’altra accusa. Tre anni fa, infatti, durante un’udienza uno dei teste parlando di Franco Mottola citò alcune operazioni legate all’estrapolazione di materiale dalla memoria dei cellulari della loro famiglia.
Così emerse che l’ex comandante era stato indagato per detenzione di materiale pedopornografico, stando a quanto ricostruito dal Corriere della Sera, che nel maggio scorso ha dato la notizia dell’assoluzione con formula piena del maresciallo, in quanto il fatto non sussiste. In particolare, fu il criminologo Carmelo Lavorino, consulente della famiglia Mottola nel processo per l’omicidio di Serena Mollicone, a riferire questo importante sviluppo giudiziario. Ora però c’è un altro procedimento all’orizzonte, altrettanto delicato, l’appello bis per il delitto di Arce.