La seconda stagione della serie di successo di Rai Uno “Doc – Nelle tue mani” si arricchisce di nuovi personaggi, con l’arrivo al Policlinico Ambrosiano di Damiano Cesconi, interpretato dall’attore Marco Rossetti. Damiano, trasferitosi a Milano da Roma dopo la pandemia, affronterà i rapporti umani, ma anche i casi medici, con leggerezza e distacco, senza farsi coinvolgere troppo. Tuttavia, il suo fascino e la sua ironia, faranno breccia nel cuore di qualche collega. Si creeranno però delle ostilità con Giulia Giordano e altri colleghi. Cinico e disilluso, proprio la vicinanza con Giulia potrebbe fargli cambiare visione del mondo; inoltre, molte ragazze perderanno la testa per lui per merito della sua ironia e del suo savoir faire.
Marco Rossetti è una new entry della serie: ha recitato in numerose serie, tra cui RIS Roma – Delitti imperfetti, dove dal 2010 al 2012 ha vestito i panni del tenente Bartolomeo Dossena. Negli anni ha poi partecipato al film “Nomi e cognomi” di Sebastiano Rizzo e a diverse serie tv. Si ricordano “Il cacciatore” con Francesco Montanari, dove ha interpretato l’agente della scorta del protagonista, e “Speravo de morì prima”, serie su Francesco Totti, nei panni di Daniele De Rossi.
Marco Rossetti (alias Damiano Cesconi) e il suo amore per Beatrice Arnera
Marco Rossetti (Damiano Cesconi in “Doc – Nelle tue mani”) è fidanzato con Beatrice Arnera. Pare che i due si siano conosciuti durante un provino. La ragazza ha dichiarato di aver ricevuto il classico colpo di fulmine, per cui si è subito innamorata.
Come accennavamo in precedenza, nella serie “Speravo De Morì prima” Marco Rossetti ha interpretato Daniele De Rossi. Una bella sfida per l’attore, che in un’intervista ha parlato del proprio mestiere: “Sicuramente il nostro lavoro ti mette a dura prova sotto questo punto di vista. Secondo me il lavoro dell’attore consiste nel riuscire a essere saldi quando non si lavora. Oltre a tutta la parte tecnica e di preparazione sostanzialmente è un gioco. Però, c’è questa componente di rischio: è qualcosa che diventa un’ossessione, perché si vogliono raggiungere per forza degli obiettivi. Per quanto mi riguarda ormai ho una certa, quindi tutta quella parte di moto interiore del giovane attore l’ho passata. Ma capisco Cassano e capisco Totti. Lo sport ti mette di fronte a te stesso, alla vita, al dover crescere. Sostanzialmente all’accettare che l’età avanza. Per quanto riguarda noi è un continuo ricercare. Quindi è un sì e un no: è un’ossessione, ma se diventa costruttiva è quello che poi ti fa vincere”.