Riflettori più che mai accesi sul caso di Marco Vannini, il giovane ucciso nella notte tra il 17 ed il 18 maggio 2015 a Ladispoli, in casa della fidanzata Martina Ciontoli. La trasmissione Chi l’ha visto si occuperà di due aspetti legati alla vicenda e lo farà accogliendo in studio Marina Conte e Valerio Vannini, i genitori del giovane Marco, ma anche l’avvocato Celestino Gnazi che dall’inizio segue la famiglia della vittima. Al centro della vicenda, un ultimo retroscena già emerso la scorsa settimana e relativo ad un fascicolo misterioso su Antonio Ciontoli aperto in procura e che avrebbe a che fare con una rapina o estorsione a scapito di una prostituta. A far emergere questo dettaglio sarebbero le dichiarazioni di un ex sottoufficiale della finanza nel corso di una telefonata con Davide Vannicola, fatta ascoltare nel corso della trasmissione di Raitre dello scorso 25 settembre in cui si sente il militare asserire: “Allora, l’informazione è questa qua: c’è un fascicolo all’interno della caserma dei carabinieri di Ladispoli dove è presente un fascicolo personale ‘Ciontoli Antonio’. All’interno del fascicolo c’è l’informativa, udite udite, che riguarda una rapina o estorsione, di preciso non lo so, che il Ciontoli avrebbe fatto nei confronti di una prostituta”. Rispetto al presunto reato di cui Antonio Ciontoli, assassino reo confesso di Vannini, si sarebbe macchiato, lo stesso alle telecamere di Chi l’ha visto avrebbe negato tutto. “Non ho mai visto il fascicolo. Per quanto riguarda questa informazione per me non è certa. Se fossi stato certo sarei andato in procura”.
MARCO VANNINI, PARLA MAMMA MARINA DOPO ULTIMI RETROSCENA
Ma cosa c’è davvero dietro a questo presunto quanto misterioso fascicolo emerso in queste settimane? Esiste davvero? L’ex finanziere, come riferisce Il Giornale nell’edizione online, citando la puntata dello scorso 25 settembre, ha anche commentato il caso relativo alla morte di Marco Vannini e nella registrazione depositata da Davide Vannicola in Procura a Civitavecchia ha asserito: “È capitato al centro di un sistema assurdo e che come io sostengo da sempre riguarda forze dell’ordine, magistrati, purtroppo anche avvocati”. “Arrivati a questo punto adesso voglio sapere la verità”, ha tuonato Marina Conte, mamma di Marco, ai microfoni di Chi l’ha visto. “Che venga tirato fuori questo fascicolo se c’è”, ha proseguito, “La cosa fondamentale è che venga fatta giustizia per mio figlio perchè con tutte queste nuove dichiarazioni si perde l’attenzione su quello che noi c’abbiamo. Noi c’abbiamo Marco che è morto e che sappiamo per certo che si poteva salvare perchè ci sono due perizie che lo confermano”. La madre della giovane vittima ha quindi aggiunto: “Queste persone che a distanza di 5 anni stanno a spasso e Marco non c’è più…”. Intanto è di poche ore fa la notizia che la procura di Civitavecchia ha archiviato le indagini sulle accuse di Davide Vannicola verso il maresciallo Roberto Izzo. Secondo il commerciante, l’ex comandante della caserma dei carabinieri di Ladispoli avrebbe coperto Antonio Ciontoli la notte dell’omicidio di Marco Vannini.