Marina Suma non è riuscita ad avere figli. L'attrice nel 2004 ha tentato di procedere con la fecondazione eterologa, ma Legge 40 le ha sbarrato la strada.
Marina Suma, 61 anni lo scorso novembre non ha avuto figli, ma ci ha provato fino a 43 anni decidendo di intraprendere la fecondazione eterologa. “Avevo scelto. Volevo un figlio. Ma lo volevo da sola. Nel 2004, a 43 anni, diventare madre mi avrebbe reso la donna più felice del mondo. Disillusa dagli uomini, appena uscita da una delusione sentimentale, mi ero decisa a tentare la fecondazione eterologa”, ha raccontato l’attrice nel 2009 a OK Salute. Marina Suma, decisa a diventare madre senza un uomo al suo fianco, si sottopose a tutti gli esami necessari e scelse in una banca italiana il seme del padre anonimo.
In quei mesi venne approvata la Legge 40 sulla procreazione assistita: “Ma arrivò la doccia fredda. “Marina, non si può andare avanti”, mi disse al telefono il medico. “C’è la legge 40. L’eterologa è diventata illegale nel nostro Paese”. Era il febbraio 2004. Mi crollò il mondo addosso: il sogno, che avevo nutrito per mesi nel cuore, disintegrato da un pezzo di carta votato dal Parlamento”, ha ricordato l’attrice.
Marina Suma: il desiderio di maternità e i fallimenti
Marina Suma non continuò con la strada dell’eterologa all’estero perché visse la “coincidenza come un segno del destino”. Dopo qualche mese incontrò Claudio: “Con lui ritrovai la fiducia nell’amore e il desiderio di cullare un pargolo tra le braccia. Provammo naturalmente, senza risultato. Per una donna di quasi 45 anni non è facile rimanere incinta. Lo sapevo e non mi scoraggiai”. La coppia tentò l’inseminazione artificiale e durante gli esami l’attrice scoprì di avere l’utero fibromatoso. Marina Suma scartò l’inseminazione in provetta e optò per l’inseminazione intrauterina, ma anche questo tentativo fallì un paio di volte. Secondo i medici l’unica soluzione era un intervento chirurgico per rimuovere i fibromi, ma Manuela Suma decise di smettere di tentare: “Non dovevo forzare una maternità che non c’era verso di far arrivare. Sono fatalista e pure molto sensibile. Certe cose le avverti a pelle: io capii che non sarei mai stata madre. Non per questo mi sento meno femmina”, ha concluso l’attrice nella sua intervista a Ok Salute.
