Dopo il reality show, il giornalista si affida alla medicina per non vanificare gli sforzi: ecco cosa sta succedendo
Tornare dall’Isola dei Famosi, dopo un lungo periodo in cui il corpo e la mente sono stati messi a dura prova, vuol dire cercare gli equilibri, riadattarsi alla normalità oppure, come nel caso di Mario Adinolfi, mantenere i risultati raggiunti. Si, perchè non è un mistero che il giornalista abbia perso, durante la sua esperienza nel reality, oltre 25 chili.
L’esperienza in Honduras si è rivelata per lui non solo un’avventura televisiva, ma anche uno shock fisico che ha dato il via a un cambiamento importante. Ma il percorso, come ha raccontato lui stesso ai fan, non è ancora finito. Anzi, è appena entrato nella sua “fase due”.
Il giornalista e politico romano, noto anche per le sue posizioni controverse e la corporatura imponente, aveva già sorpreso tutti mostrando una silhouette decisamente più asciutta al rientro in Italia. Una perdita di peso drastica, certo, ma non sufficiente per chi come lui ha sempre combattuto con l’obesità. Così, dopo una breve tappa in ospedale dovuta a un malore post-reality, Adinolfi ha deciso di continuare la sua trasformazione con l’aiuto della medicina.
La “puntura sulla pancia” che aiuta a perdere peso
Maria Adinolfi attraverso i social ha condiviso ogni passaggio di questo nuovo capitolo, raccontando di essersi sottoposto – per la prima volta nella vita – a un trattamento farmacologico mirato. Niente pillole miracolose o beveroni: si tratta di un farmaco iniettabile, da somministrare direttamente sull’addome, sotto stretto controllo medico. Ma di cosa si tratta davvero? Cerchiamo di capirlo in parole semplici.

Sembra la tendenza dell’estate 2025 di chi è attento ai chili di troppo: le punture nella pancia. Il principio attivo del farmaco che sta assumendo Adinolfi si chiama Tirzepatide. È un nome difficile, ma il suo funzionamento è relativamente comprensibile: agisce su due ormoni che regolano fame e zuccheri nel sangue. In sostanza, aiuta il corpo a sentire meno appetito e a controllare meglio i livelli di insulina, cioè quell’ ormone che gestisce la presenza di zuccheri nel sangue dopo i pasti. Meno fame e zuccheri più stabili significano, a lungo andare, meno chili.
Il trattamento si fa attraverso delle iniezioni sottocutanee, generalmente una volta a settimana, e può essere indicato solo da un medico, soprattutto per chi è obeso o ha problemi legati al diabete. “È la prima volta che l’ho fatto in vita mia, qui si fa sul serio” ha raccontato Adinolfi ai suoi follower, ammettendo che affrontare la siringa non è stato semplice. Ma la determinazione è tanta, e l’obiettivo è chiaro: consolidare i risultati raggiunti e continuare a dimagrire in modo controllato e sicuro.
Dopo 57 giorni di permanenza in Honduras, Adinolfi ha visto il suo peso scendere da 221 chili a circa 195. Una trasformazione visibile, ma anche faticosa, che ha richiesto un adattamento fisico e mentale non indifferente. Lo sforzo, però, ha dato i suoi frutti e ora è il momento di mantenerli. Il malore avvenuto al ritorno in Italia – dovuto, come ha dichiarato, allo stress e allo sforzo – ha rappresentato un momento critico, ma non ha fermato la sua determinazione. Anzi, è stato il punto di partenza per prendere in mano la situazione in modo più strutturato.
