Chi è Martin Castrogiovanni: dalla malattia alla celiachia, le parole del rugbista diventato anche un personaggio televisivo.
Martin Castrogiovanni e la convivenza con la celiachia
Dai campi di rugby a personaggio televisivo. Martin Castrogiovanni, grazie alla conduzione di Tu sì que vales, è diventato un volto noto del piccolo schermo. Dietro il sorriso rassicurante di Castrogiovanni, tuttavia, si nasconde anche il dolore per quanto affrontato nel corso della vita che, con lui, non è stata sempre facile. Classe 1981, argentino, sin da bambino trova nello sport il suo punto di riferimento sviluppando una passione per il rugby di cui diventa un vero campione soprattutto quando, nel 2011, si trasferisce in Italia. Dai campi di rugby, Castrogiovanni, nel 2017, è passato al campo di Ballando con le stelle di cui è stato concorrente. Poi il pasaggio a Tu sì que vales di cui, ancora oggi, è conduttore.
Nel corso della sua vita, tuttavia, Martin ha affrontato anche momenti particolari e difficili. Quando è arrivato in Italia, infatti, ha scoperto di essere intollerante al glutine fino alla diagnosi della celiachia. “Io sono celiaco d’adozione, lo sono diventato quando sono arrivato in Italia. Nel 2001 ho fatto il test e ho scoperto di essere intollerante al glutine. Dopo cinque anni, nel 2006, quando ero in Inghilterra, mi hanno diagnosticato la celiachia“, ha raccontato in un’intervista rilasciata ai microfoni di Gambero Rosso. Il momento più complicato, però, è arrivato quando ha combattuto contro il tumore per il quale gli avevano dato solo sei mesi di vita.
Martin Castrogiovanni e la scoperta del tumore
Nel 2015, durante il ritiro della Nazionale di rugby per preparare il Mondiale, Martin Castrogiovanni accusa un dolore alla schiena ma decide di giocare ugualmente. Dopo la partita, ancora dolorante, chiede allo staff medico di approfondire quel dolore e viene portato in ospedale dove arriva la scioccante diagnosi. «Mi portano in ospedale, mi fanno una risonanza e aspetto i risultati. Li vedo vaghi, nessuno che mi dice come stanno le cose, chiudo tutti in una stanza e urlo: “O mi dite che cosa ho o da qui non uscite!”. Mi fanno leggere il referto e scopro di avere un neurinoma al plesso lombare, un tumore per il quale gli inglesi mi danno 6 mesi di vita», ha raccontato a Verissimo.
Nonostante la terribile diagnosi, Castrogiovanni non si arrende e decide di combattere e affidarsi alle cure dei medici dell’Humanitas di Milano. «Lì mi dicono che è raro che quel tumore sia maligno, però, l’operazione sarà rischiosa perché potrei perdere l’uso della gamba. Sbatto i medici contro il muro e urlo: “Operatemi o vi ammazzo! Voglio giocare!”. Mi operano, muovo la gamba. Un mese dopo sono di nuovo in campo, poi vado a Cardiff con la Nazionale e, durante l’inno, piangevo come un bambino», ha detto ancora a Silvia Toffanin.
