Massimo Ceccherini: “Mia moglie e Garrone mi hanno salvato dal demonio che avevo dentro e mi faceva diventare perfino cattivo!”
Massimo Ceccherini: “Mia moglie e Garrone mi hanno salvato dal demonio!”
Massimo Ceccherini, dopo avere ironizzato su Garrone, precisa perché – potenzialmente – non vorrebbe più incontrarlo: “Ho la prostata infiammata e Garrone in autostrada non si ferma mai. Abbiamo viaggiato in giornata da Roma alla Puglia andata e ritorno e non ha fatto neanche una sosta. Mi è toccato portarmi il catetere dietro. Poi non fuma, ha duemila storielle nella testa, insomma dù palle”. Proprio in uno di quei viaggi è stato sceneggiato il film: “È vero, con Matteo succede così. Mi è capitato di lavorare con altri sceneggiatori. Ma era come andare in banca. Tre ore la mattina, tre ore il pomeriggio. Orari fissi, un tavolino, dei fogli davanti. Con lui il lavoro è stato diverso. Dicevamo una frase per caso e magari quella entrava nel copione”. I due erano già amici ma: “adesso è sbocciato una sorta d’amore. Un colpo di fulmine. Quando stai bene con una persona senza sventrarti, senza annebbiarti o senza straviziare, tiri fuori il meglio”. Poi, con lucida sincerità, svela chi lo ha salvato: “La mia compagna, una fantastica operatrice sociosanitaria e un’altra fatina, Garrone. Mi ubriacavo, perdevo la testa, mi trasfiguravo, diventavo persino cattivo. Era come un veleno. Dopo pochi bicchieri iniziavo a piangere. Avevo una specie di demonio addosso”.