Massimo Ranieri, chi è: nato a Napoli da una famiglia con otto figli, i genitori gli hanno permesso di studiare canto. La carriera esplosa da giovanissimo
Massimo Ranieri, nato Giovanni Calone, è venuto al mondo a Napoli nel 1951 da mamma Giuseppina e papà Umberto. Quinto di otto figli, nonostante la famiglia numerosa, i genitori hanno trovato il modo di far studiare canto a Massimo, permettendogli dunque di inseguire e poi realizzare il suo grande sogno. Massimo, che dai familiari veniva chiamato “Gianni”, diminutivo di Giovanni, il suo vero nome, fin da ragazzo ha svolto una serie di lavori umili: è stato commesso, barista, garzone e molto altro, pur di racimolare qualche soldo.
L’amore per la musica è arrivato presto in Massimo Ranieri, che cominciò la sua carriera cantando per i turisti. Aveva appena 13 anni. Da quel momento la musica diventò la sua vita. Una vita che lo ha portato a pubblicare 31 albume. A vendere più di 14 milioni di dischi in tutto il mondo. Un successo davvero immenso per lo showman che non è stato solo cantante ma anche attore di teatro e nei fotoromanzi, con sporadiche apparizioni anche al cinema.
Massimo Ranieri, chi è: la carriera cominciata per caso
Appassionato di musica, Massimo Ranieri ha iniziato a cantare nei locali di Napoli, intrattenendo i turisti. Nel 1964, appena tredicenne, venne notato da Gianni Aterrano in un locale: si trattava di un importante discografico che gli propose di incidere un disco dandogli una somma importante che all’epoca nessuno nella sua famiglia aveva mai visto. Appena tredicenne, infatti, Massimo Ranieri ottenne i primi successi e partì per gli Stati Uniti per un tour con Sergio Bruni. Più avanti arrivarono le prime vere gratificazioni per quanto riguarda la sua carriera: ad appena 17 anni partecipò al Festival di Sanremo, che vinse poi nel 1988, a 37 anni.
Insomma, la carriera di Giovanni Calone – che poi sceglierà il nome d’arte di Massimo Ranieri – è cominciata prestissimo e ha regalato al cantante enormi gioie, facendolo diventare un vero e proprio simbolo generazionale.