Christian è il figlio di Andrea Matteucci, noto come il mostro di Aosta, in quanto negli anni Novanta è stato condannato per avere commesso quattro omicidi. Il primo nel 1980, quando uccise Domenico Raso, un omosessuale che gli avrebbe fatto delle avances. Le altre tre vittime erano invece prostitute: Daniela Zago, Clara Omoregbee e Albana Dakovi. La sua identità da serial killer fu scoperta soltanto nel 1995, in virtù di una segnalazione anonima in cui veniva rivelato che quest’ultima era salita su un furgone che risultò di suo possesso.
Il suo unico figlio all’epoca dell’arresto aveva soltanto 9 anni. La sua crescita non è stata semplice. “Ero un bambino e sono rimasto solo a combattere contro i miei incubi e ho dovuto costruire un muro per proteggermi. Sono scappato da quello che ho saputo di lui e da come la gente ne parlava. Il pregiudizio mi ha accompagnato per tutta la vita. Oggi però voglio chiudere questo capitolo della mia vita”, ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera. È per questo motivo che nel 2017 ha deciso di cambiare cognome, anche se non intende cancellare il padre dalla sua esistenza.
Matteucci, parla figlio di mostro d’Aosta: il racconto dell’incontro
Andrea Matteucci, il mostro di Aosta, è uscito dal carcere proprio nel 2017 dopo avere terminato la sua pena, ma adesso si trova in una casa di cura psichiatrica in quanto gli è stata riscontrata una “patologica attrazione per la morte”: è in quel luogo che, a distanza di anni dagli omicidi, ha incontrato il figlio Christian. “Papà ha commesso dei reati imperdonabili, chiedo scusa anch’io per lui. Nessuno potrà riportare in vita quelle persone, purtroppo. Io però non ho colpe e oggi voglio capire come sta. Provare finalmente a conoscerlo. Il male non si cancella, ma voglio dare a lui e a me stesso un’opportunità”, ha raccontato al Corriere della Sera.
Da papà gentile a serial killer e adesso ad anziano schizofrenico: questo il percorso di Andrea Matteucci. Un cambiamento che lascia dei dubbi sul futuro, cosa accadrà quando uscirà dalla struttura in cui si trova? Non è dato saperlo, ma quel che è certo è che Christian sarà lì ad aspettarlo. “Ciao papà. La prossima volta ti porterò dei fogli e dei pennarelli colorati. Ci rivediamo presto”, dice prima di andare via.