Riforma della Maturità, ministro dell'Istruzione Valditara replica alle critiche dello storico Oliva: "L'Esame di Stato sarà più completo". E spiega perché
LO STORICO OLIVA “BOCCIA” LA MATURITÀ DI VALDITARA
Non sono cadute nel vuoto le critiche dello storico Gianni Oliva alla riforma della Maturità del ministro Giuseppe Valditara, che ha deciso di replicare sempre tramite le colonne della Stampa.
Pur apprezzando la bocciatura per chi fa scena muta all’orale come forma di protesta, la tempistica anticipata della riforma e l’abolizione della tesina, lo storico ha contestato il sorteggio delle quattro materie a gennaio, perché potrebbe portare gli studenti a trascurare tutte le altre discipline non estratte.
Per quanto riguarda la valorizzazione delle esperienze esterne, per Oliva le indicazioni sono troppo vaghe e burocratiche, senza linee guida operative concrete. Invece, l’alternanza scuola-lavoro è ritenuta giusta in teoria, ma inefficace senza risorse, tutor e reti di collaborazione; per cui il rischio è che diventi un “parcheggio” inutile, se non addirittura pericoloso.
Per Oliva, il rischio è che si tratti di una riforma temporanea, mentre ne servirebbe una organica, una revisione complessiva del sistema.
LA REPLICA DEL MINISTRO ALLE CRITICHE
Il ministro Valditara ha voluto replicare con dei chiarimenti, segnalando, ad esempio, che la tesina era stata già abolita nel 2019, mentre ora viene eliminato il documento proposto dalla commissione allo studente all’inizio dell’orale, perché comportava incertezze e non era neppure rilevante nella sostanza.
In merito alle osservazioni sulle quattro materie, Valditara ha ricordato che in passato erano previste solo due materie all’orale, come in occasione dell’esame del ’69, che fu portato avanti per trent’anni. Le materie in questione, comunque, non saranno sorteggiate, ma scelte dal ministro. Per quanto riguarda i risultati delle prove scritte, saranno comunicati prima degli orali, non alla fine.
Ma soprattutto, in merito alla critica mossa sulle quattro materie orali, Valditara ha segnalato che le altre non possono essere trascurate, visto che per essere ammessi all’Esame di Stato bisogna superare lo scoglio dello scrutinio: infatti, con insufficienze in due materie non si viene ammessi all’Esame di Stato, mentre con una la decisione viene presa dal consiglio di classe. Valditara ha fatto notare, nella sua replica, che lo scrutinio incide pure sul voto finale. In generale, si punta a una valutazione a 360 gradi dello studente.