Maurizio Vandelli de L'Equipe 84 a Oggi è un altro giorno: "A me e Lucio Battisti ci univa l’amore per la musica e il divertimento"
«Lucio era partito dal concetto che lui voleva scrivere canzoni per gli altri, non voleva cantare, non gli importava niente. Noi gli dicevamo che rimanevano a bocca aperta a sentirlo cantare», ha aggiunto Maurizio Vandelli, che ha poi ricordato i primi passi da cantante di Battisti: «Mi chiese di accompagnarlo al Cantagiro, era tesissimo sotto il palcoscenico che mi stritolava un braccio. Mi ha fatto venire i lividi (ride, ndr). Aveva una paura terribile, poi andò sul palco e ci fu un grandissimo applauso. Finì l’esibizione e mi disse: “Non mi ferma più nessuno”».
MAURIZIO VANDELLI E IL RAPPORTO CON LUCIO BATTISTI
Il rapporto tra Maurizio Vandelli e Lucio Battisti è stato molto stretto: «Ci univa l’amore per la musica e il divertimento: Lucio era una persona divertentissima, faceva morire dal ridere. Lui era molto “tirchio” economicamente ma anche nel fare complimenti. Con 29 settembre avevamo fatto felice lui e il direttore della sua banca, lui non disse niente. Un giorno però mi disse: “Io ho imparato a cantare da te, ma ho corretto i tuoi errori”. Me l’ha data e me l’ha tolta (ride, ndr)». Infine, l’elogio: «Credo che sia stato il più grande talento a livello musicale in Italia».
