Mediobanca, approvati i risultati di esercizio al 30 giugno 2022
I dodici mesi vedono proseguire il percorso di crescita, confermando anche nel quarto trimestre importanti livelli di operatività e redditività, malgrado l’accentuarsi dell’instabilità sui mercati. Questo è reso possibille dall’efficienza del modello di business, dal posizionamento distintivo e dalla diversificazione delle attività. Tali peculiarità hanno permesso al Gruppo Mediobanca di sovraperformare significativamente il comparto delle banche italiane ed europee, nonostante le difficoltà legate prima alla pandemia e, oggi, al conflitto Russia/Ucraina.
Negli ultimi 6 anni per Mediobanca il tasso di crescita (“CAGR 2016-22”) è stato del 6% per i ricavi (zero per la media delle banche italiane ed europee), dell’8% per l’utile lordo (2% per le banche italiane ed europee) del 7% per gli attivi creditizi (vs 2% delle banche italiane/europee) ed il ROTE è oggi pari al 10% (vs 7%/8% medio rispettivamente delle banche italiane/europee). La maggiore crescita, coniugata alla qualità degli attivi ed alla forte patrimonializzazione, si è tradotta in una maggiore remunerazione per gli azionisti: il total shareholders return cumulato degli ultimi sei anni è stato per Mediobanca pari al 98%, contro il 25% delle banche italiane ed il 19% delle banche europee.
CRESCITA, QUALITA’, REMUNERAZIONE DEGLI STAKEHOLDER:
UTILE NETTO A €907M (+12%), EPS a €1,05 (+15%), DPS €0,75 (+14%), NNM a €9mld (+2.5x), IMPIEGHI A 52mld (+7%)
L’efficienza del modello di business, il posizionamento distintivo e la diversificazione delle attività permettono al Gruppo Mediobanca di raggiungere risultati record nei 12M malgrado il contesto macro e le turbolenze dei mercati.
Preservate qualità, solidità e iniziative di sviluppo
Crescita: risultati di esercizio record (12mesi)
Robusta dinamica commerciale:
NNM quasi triplicate a €9mld, TFA +12%1 a €80mld, Impieghi +7%1 €52mld
Ricavi e GOP al massimo storico (+8%1 a €2.851m e +14%1 a €1.3mld)
Margine di interesse +5%1 a ~€1.480m, Commissioni +14%1 a ~€850m
Utile netto +12%1 a €907m
Utile per azione +15% a €1.05 (EPS)
Qualità
Efficienza preservata (indice costi/ricavi al 46%) pur con continui investimenti in distribuzione, innovazione e talenti (costi +6%1)
Costo del rischio stabile a 48bps, incidenza NPLs lordi su impieghi ridotta al 2,5% (dal 3,2%), copertura salita al 71% (dal 65%), overlay intatti a ~€300m
ROTE salito al 10% (+1pp1) con CET1 phase-in al 15,7% (14,5% FL)
Remunerazione degli Stakeholders
Dividendo per azione proposto: €0,75, +14%1 pari ad un cash pay-out del 70%
(payout complessivo ~100%)
Cancellazione di 16,5m di azioni derivanti dal buyback concluso a Giu.22
ESG: impegno e ambizioni ampliati con NZBA e TCFD[2]
Risultati del 4° trim solidi ed oltre le iniziali aspettative
Crediti erogati CF €2.0mld (+9% a/a), NNM €2.1mld, TFA stabili t/t (a €80mld), sostenuta attività di CIB (advisory e lending)
Ricavi oltre €700m (+2% t/t), con commissioni nette (€205m) e margine di interesse (€373m) stabilmente elevati
Utile netto a €191m, con CoR a 37bps, malgrado rettifiche su attività finanziarie legate alla volatilità dei mercati
[1] Variazione a/a: 12M a Giu.22 vs 12M a Giu.21
[2] NZBA/TCFD: raccomandazioni della Net Zero Banking Alliance e della Task Force on Climate-related Financial Disclosures