AVS denuncia il Governo per presunte complicità con Israele sui crimini a Gaza: la replica della Premier Meloni, “cercano soccorso esterno dai giudici”
L’AFFONDO DI MELONI CONTRO LA SINISTRA RADICALE DOPO L’ULTIMA DENUNCIA ALLA CPI
In quel “disegno politico” denunciato ieri dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’intervista al Tg5 pare rientrino molti dei dossier più “incendiari” dell’attualità politica: il caso Almasri, la riforma della giustizia e ora anche la drammatica guerra in corso tra Israele e Hamas con vittima la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza. L’antefatto è l’annuncio fatto da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, i portavoce dell’Allleanza Verdi-Sinistra, sulla denuncia che verrà presentata contro l’Italia in Corte Penale Internazionale.
E così la Premier Meloni si vede “costretta” ad intervenire stamattina con un post molto duro sui social dove informa della denuncia lanciata dall’AVS contro il nostro Paese: alcuni esponenti della sinistra («Bonelli, Fratoianni e compagnia») negli scorsi mesi volevano che Bruxelles aprisse una procedura d’infrazione e ora invece «puntano ad un processo internazionale». L’accusa di Alleanza Verdi-Sinistra contro il Governo è di essere complici del dramma in corso a Gaza, con la vendita di armi e l’appoggio politico allo Stato di Israele.

Secondo la leader FdI, viene tirata in ballo Gaza in modo strumentale dando quasi «la colpa all’Italia di quella situazione» e tutto per tre semplici motivi politici: per Meloni il primo fatto è che la sinistra italiana «non riuscendo a batterci in patria, cerca il soccorso esterno». In secondo luogo, per la Presidente del Consiglio in questo modo si attacca l’immagine dell’Italia nel mondo e ciò non viene minimamente preso in considerazione dai denuncianti: da ultimo, la strategia e la «speranza» della sinistra resta la stessa, ovvero «provare a liberarsi degli avversari per via giudiziaria», in quanto a livello democratico e politico «hanno rinunciato da un pezzo».
L’ACCUSA DI BONELLI E FRATOIANNI E LO SCONTRO CON LA MAGISTRATURA: IN COSA CONSISTE IL PRESUNTO “DISEGNO POLITICO” CONTRO IL GOVERNO
Poche ore prima alla Camera dei Deputati, i due leader di AVS avevano formalizzato la richiesta di denuncia presso la Corte Penale internazionale in quanto il Governo italiano sarebbe «complice dei crimini commessi a Gaza». Secondo Fratoianni e Bonelli – accompagnati dal docente Triestino Mariniello, presente nel team legale delle vittime nella Striscia in sede CPI – il trasferimento di armi a Israele in questi anni «è una violazione, in quanto lo Stato ebraico starebbe a Gaza violando il diritto internazionale».
Secondo il team di avvocati che difende le posizioni palestinesi davanti alla Corte de l’Aja, i membri del Governo italiano (e non solo) potrebbero essere definiti responsabili delle decisioni di aiutare Israele vendendo loro armi e equipaggiamenti. Da qui il riferimento alla “complicità” italiana nel «genocidio in corso a Gaza, per questo segnaliamo alla CPI il nostro Governo per una sua responsabilità».
Dopo la richiesta continua di dimissioni della Presidente Meloni per il caso Almasri, l’ex generale libico rimpatriato dopo l’arresto e la liberazione per un vizio di forma, ora l’AVS punta dritto su Gaza per smuovere la posizione del Governo italiano in sede di guerra Medio Oriente.

Il tutto mentre dopo le ultime novità sul fronte giustizia – dalla richiesta a procedere per i Ministri Nordio e Piantedosi sul caso Almasri fino agli scontro tra ANM ed esecutivo – la Presidente Meloni nell’intervista al Tg5 ha parlato di un possibile disegno politico di parte della magistratura per mettere in difficoltà il Governo frenando le riforme. L’insieme di giudici, politici di Centrosinistra e dossier internazionali – specie dopo la possibile denuncia alla CPI per i crimini a Gaza – non fa che rafforzare la teoria del Centrodestra di un tentato “accerchiamento”.
La mia intervista di poco fa al TG5. Buona serata. pic.twitter.com/4eX2q6SMtn
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) August 6, 2025
