Un inseguimento con sparatoria finale, oggi, si è concluso in tragedia. Un vigile della polizia locale di Milano ha ucciso un cittadino sudamericano in Via Crescenzago, nella zona del Parco Lambro, nella periferia della città. Secondo la ricostruzione fornita dalla polizia, una coppia di sudamericani stava sfrecciando in controsenso a tutta velocità a bordo di un’automobile. I vigili hanno tentato di fermare l’auto e, non essendoci riusciti si sono messi a inseguirla. Ad un certo punto, i sudamericani avrebbero proseguito la loro fuga a piedi. Sino a quando uno dei due non ha estratto una pistola e l’ha puntata contro uno degli agenti. Questi ha reagito estraendo la propria arma per autodifesa. Avrebbe sparato, uccidendo, tuttavia – sembra – l’uomo che, tra i due, non aveva impugnato la pistola. La vittima aveva 29 anni ed è morta poco dopo esser stata trasporta in ospedale in gravissime condizioni. L’altro uomo si è dato alla fuga ed è ricercato dalla polizia. Secondo il portavoce dell’ufficio stampa della polizia locale di Milano, l’episodio avrebbe tratto origine da una rissa tra gang. I vigili erano stati allertati, attorno alle 14.30, di una rissa in corso tra bande, in via Orbetello. Un fenomeno, quello delle gang latinoamericane, che a Milano sta assumendo dimensioni inquietanti.
Di recente sono state messe le manette a 25 persone appartenenti a alle bande giovanili Latin King Luzbel, Neta, MS13 e New York. Le custodie di ordinanza cautelare emesse sono 26 ma, attualmente, una persona è sfuggita alla cattura. Di questi, 17 sono maggiorennie 8 minorenni; ci sono anche due ragazze. In soli cinque mesi gli inquirenti hanno ravvisato cinque tentati omicidi. Queste bande, oltre dedicarsi al furto, allo spaccio, alla rapina e ai pestaggi, non esitano a farsi la guerra per il controllo del suolo meneghino con i metodi più feroci. Nella centralissima via Torino, ad esempio, gli esponenti della Neta avevano assalito un membro di una banda rivale Ms13 a colpi di machete. In un altro episodio, i membri di una gang avevano tentato di uccidere, sempre a colpi di machete, un 16enne all’uscita del locale il “Secreto” di via Boncompagni, in zona Corvetto.
Secondo gli investigatori si era trattato di una vendetta per un aggressione subita da un proprio affiliato alla fermata metropolitana di Cimiano. A Natale, un membro di Trebol era stato ferito gravemente con un’arma da taglio