Dopo lunghi dibattiti, annunci e smentite, il governatore della Lombardia Roberto Formigoni risulta ufficialmente indagato nel caso della Fondazione Maugeri. Lo scorso giugno il Corriere della Sera aveva pubblicato una sorta di scoop in cui scriveva appunto che Roberto Formigoni era anche lui indagato nel caso Maugeri, a cui seguivano smentite e minacce di querela da parte dello stesso Formigoni che dichiarava di non aver mai ricevuto un avviso di garanzia al proposito. Dichiarava altresì che nel caso tale avviso di garanzia fosse arrivato, non avrebbe dato le dimissioni ma avrebbe continuato a governare “come fanno gli altri miei colleghi nelle mie stesse condizioni”, riferendosi cioè ad altri presidenti di regione raggiunti da avviso di garanzia (è di ieri la notizia ad esempio che il governatore della Puglia Vendola è stato anche lui raggiunto da un avviso di garanzia). Il caso in cui è coinvolto Formigoni riguarda la presunta sottrazione di una forte somma di denaro alla clinica privata Maugeri tramite affari definiti illeciti con due imprenditori che per lo stesso caso si trovano in carcere da diversi mesi, Pierangelo Daccò e Antonio Simone. Si tratterebbe di una cifra pari a 70 milioni di euro che sarebbero stati distratti dalla clinica privata e in cui è coinvolto anche il titolare della fondazione Maugeri. Con questa cifra ipotizzano gli inquirenti si sarebbero costituiti fondi neri dai quali Daccò attingeva per offrire vacanze e altri trattamenti di lusso per Formigoni in cambio dell’accesso alla gestione della sanità lombarda. Delibere cioè da parte della Regione a favore della fondazione Maugeri aumentando ad esempio i rimborsi per le funzioni non tariffabili. Per Formigoni però c’è una aggravante: gli si contesta infatti il reato di corruzione aggravata dalla transnazionalità, cioè si ritiene che i soldi o parte di essi abbiano avuto dei passaggi su conti correnti in Svizzera. Al momento non c’è ancora una dichiarazione ufficiale da parte di Roberto Formigoni, che ha sempre smentito qualunque coinvolgimento con Daccò e qualunque operazione sui fondi della fondazione Maugeri come invece denunciano gli inquirenti.
In realtà Formigoni ha rilasciato alcune dichiarazioni tramite Twitter, denunciando la diversità di trattamenti tra lui e Nichi Vendola, il cui avviso di garanzia sarebbe stato reso noto in articoli interni ai giornali con poca rilevanza, mentre su di lu sii scrive in prima pagina.