Il Corriere della Sera prende le distanze dalla campagna elettorale della Lega Nord. A finire nel mirino sono i manifesti affissi dal Carroccio su cui è stato riportato un titolo del quotidiano di via Solferino uscito il 9 gennaio scorso nella sezione “approfondimenti” sotto una riproduzione della testata di prima pagina: “Il sogno della Lega vale 16 Miliardi”, recita lo slogan di via Bellerio, ma dal Corriere della Sera intendono far subito chiarezza. “Il nostro giornale non fiancheggia alcun partito e non ha mai concesso ad alcuno l’utilizzo del proprio logo in funzione elettorale”, si legge in un recente articolo pubblicato nella giornata di ieri, in cui viene anzi specificato che il titolo utilizzato per i manifesti leghisti “non è quello originale”, “ma una brutta copia realizzata dai grafici che hanno impostato il cartellone che hanno cambiato la font“. Come se non bastasse, gli stessi si sono pure lasciati scappare un errore ortografico, vale a dire quel “Miliardi” scritto con la M maiuscola. Il titolo completo dell’articolo, infatti, era invece su due righe ed era ben diverso, continua a spiegare il Corriere della Sera: “Il sogno della Lega vale 16 miliardi. Ma si scontra con il muro dell’Irpef”, e aveva come sommario: “Per gli esperti non si può trattenere il 75% delle entrate fiscali, possibile solo per l’Imu”. Insomma, fanno sapere da via Solferino, si tratta semplicemente di “una de contestualizzazione” e di “un’operazione di taglia-e-cuci che cambiano sostanzialmente il senso di quanto da noi pubblicato. Con in più l’utilizzo non autorizzato del logo”. Di qui la presa di distanze del giornale, “a cui si aggiunge ora la diffida formale fatta pervenire alla sede nazionale del Carroccio, con l’invito perentorio a non utilizzare più il logo del Corriere della Sera e a rimuovere entro 24 ore tutti i manifesti ove sia stato riportato illecitamente e senza alcuna autorizzazione”. In caso contrario, scrive la Direzione Affari legali di Rcs MediaGroup, “procederemo senza ulteriore avviso ad adire le vie legali per la tutela dei nostri diritti”.
Nello stesso articolo di risposta alla campagna leghista ci si domandava: “Ma il Corriere della Sera partecipa alla campagna elettorale della Lega Nord? Se lo sono chiesti in molti nelle ultime ore e in molti lo hanno chiesto direttamente a noi via social network. La risposta, tanto per sgombrare subito il campo da possibili equivoci, è no”.