Pare che sia andato piuttosto bene l’incontro tra il candidato alla presidenza della Regione Lombardia del centrosinistra, Umberto Ambrosoli, e le associazioni delle scuole paritarie e dei genitori della Regione (Fidae Lombardia, sr. Anna Monia Alfieri; Agesc Lombardia, Giampiera Castiglioni; Foe Lombardia, Gian Mario Bandera; Age, Giuseppe Richidei; Fism, Casimiro Corna). Le associazioni, nell’esporre al candidato del centrosinistra le istanze, le esigenze e le aspettative del mondo che rappresentano, hanno riscontato da parte sua apprezzamento, «sincera cordialità e capacità di ascolto, oltre alla competenza sugli argomenti trattati».
Ambrosoli, a quanto hanno comunicato le associazioni, pur facendo presente di non poter, al momento, assumere alcun impegno finanziario preciso, ha promesso – dopo aver valutato positivamente l’operato delle paritarie – che in caso di vittoria cercherà di rimuovere alcuni ostacoli normativi che, attualmente, ne stanno ostacolando il lavoro, valorizzando, contestualmente, il modello europeo della libera scelta. Le promesse di Ambrosoli si sono sviluppate su numerose versanti. Si è impegnato, inoltre, «per tutto il sistema di istruzione senza discriminazione alcuna tra statali e paritarie, in quanto facenti parte del medesimo sistema scolastico nazionale integrato», ha assicurato che investirà in asili e sull’infanzia, potenziando, nei limiti del possibile, quanto già esiste, e cercando di non aprire nuove scuole; il sistema Dote scuola, inoltre, nonostante le preoccupazioni di molti, non sarà abolito ma, al contrario, saranno ideate nuove forme di «finanziamento equo anche sulla base del costo standard, entro un sistema di accreditamento e valutazione che consenta di misurare e ottimizzare la qualità della scuola e l’efficacia della spesa pubblica».
Sul fronte della modifica all’attuale disciplina, in particolare, ha fatto sapere di ritenere opportuno dare piena attuazione al tavolo regionale dei rappresentanti delle associazioni, rendendolo effettivamente operativo. E’ convincimento di Ambrosoli che ogni decisione vada assunta, ovviamente se possibile, con il massimo grado di partecipazione degli attori coinvolti. Le associazioni, dal canto loro, si sono augurate che i buoni propositi del candidato del centrosinistra, laddove vincesse, non restino tali. Hanno auspicato pertanto che non rappresentino, semplicemente, le classiche promesse elettorali destinate ad annullarsi nelle tradizionali logiche di contrapposizione partitica.