Botta e risposta a distanza tra l’arcivescovo di Milano, Angelo Scola, e il sindaco della città Giuliano Pisapia. “Più che mai la Milano di oggi è alla ricerca di un’anima capace di sanare le contraddizioni e far vivere in unità e concordia tutte le diversità che la abitano”, ha detto il cardinale nell’omelia pronunciata nella basilica di Sant’Ambrogio. “Milano un’anima ce l’ha, forse deve solo farla conoscere meglio”, ha replicato il primo cittadino durante la cerimonia degli Ambrogini 2014. “Sembra strano ma chi è cristiano e crede nell’anima pensa che Milano non ce l’abbia, invece io sì”, ha aggiunto Pisapia, spiegando che “non è più la città di Tangentopoli, quello è un passato remoto. Sono fiero di amministrare Milano, abbiamo fatto tanti passi avanti e dico che bisogno guardarla con occhiali diversi”. Nell’omelia pronunciata in Sant’Ambrogio, Angelo Scola ha ribadito la necessità di “rimettere al centro l’uomo, di questo Milano ha bisogno. Di un nuovo umanesimo non frutto di elaborazioni teoriche, ma dell’impegno quotidiano, coraggioso e costruttivo di tutti i cittadini, i corpi intermedi, le istituzioni. La nostra città chiede di essere amata in tutti i suoi abitanti, a partire da chi più è nel bisogno”.