“I musulmani vengono umiliati, quindi non ci si deve stupire se 50 italiani vanno a combattere nelle file della resistenza alle dittature sanguinarie”. Così dice Usama El Santawy, presidente della comunità islamica di Cinisello Balsamo (Milano), in un’intervista a Il Fatto Quotidiano. Il predicatore è nato a Milano, ha 29 anni ed è di origini egiziane. Trasmette dalla Tv di Brescia Rtb ed è molto attivo anche online, dove tiene un blog religioso. “A me non piace minimamente il sistema democratico in quanto in esso non trovo né la giustizia e neanche l’uguaglianza”, ammette l’imam che è stato accusato di aver “ripetutamente minacciato online e di persona non solo semplici cittadini, ma anche esponenti politici e del giornalismo” e che per questo è stato citato in un’interrogazione parlamentare del 2012. Proprio a Cinisello Balsamo l’imam guida circa un migliaio di persone. “Ci si chiede da dove siano usciti queste cinquanta persone che si vogliono affiliare ai tagliateste, dice el Santawy. La responsabilità non è di queste persone, che pure avranno le loro colpe, ma delle istituzioni che non tengono conto dell’umiliazione dei musulmani”. Queste persone “sono da onorare, anche se oggi dicendo queste parole sembra di giustificare il terrorismo, invece no, dobbiamo fare dei passi indietro, capire che ci sono persone che soffrono realmente, non solo in Siria”. (Serena Marotta)