Un paginone acquistato sui maggiori quotidiani italiani per chiedere rispetto. Lo ha fatto la Rolex. Si tratta di una lettera aperta al capo del governo e al ministro degli interni Alfano in cui si chiede di rispettare l’azienda e di ritrarre quanto detto dopo gli scontri di Milano della scorsa settimana. La lettera è firmata dall’amministratore delegato della Rolex Gianpaolo Marini: “Se, personalmente e come cittadino di Milano, ho apprezzato il sacrificio e la dedizione delle forze dell’ordine, debbo, invece, per la mia carica esprimere profondo rincrescimento e disappunto per l’associazione insita nelle Vostre parole fra la condizione di ‘distruttori di vetrine’ e il fatto di portare un orologio Rolex al polso “. La polemica fa riferimento a immagini diffuse dopo gli incidenti in cui si vede una ragazza con il volto coperto sporcare i muri con al polso in evidenza un Rolex, al che alcuni politici avevano dichiarato che i manifestanti no Expo erano solo figli di papà con il Rolex al polso. In particolare Alfano aveva commentato: “Ieri in piazza ho visto farabutti con il cappuccio e figli di papà con il Rolex” mentre Renzi aveva detto che “quelli col Rolex distruggevano le vetrine di Milano”. L’amministratore delegato di Rolex aggiunge che dalle immagini diffuse è difficile capire che si tratti di un Rolex o di un Rolex autentico mentre le parole dei due “hanno prodotto l’inaccettabile affiancamento dell’immagine di Rolex alla devastazione di Milano e all’universo della violenza eversiva”.