Fratel Ettore Boschini, si apre il processo di beatificazione e canonizzazione: lo ha comunicato la Curia con una nota. Nato nel mantovano nel marzo 1928, Ettore Boschini all’età di 24 anni scelse di entrare nell’Ordine dei Camilliani e, l’anno seguente, pronunciò i voti temporanei come Fratello. Assegnato alla clinica camilliana San Pio X, Ettore Boschini negli anni Settanta scoprì la miseria che pervade la vita metropolitana delle grandi città e, per far fronte a senza tetto e immigrati, iniziò ad istituire i “Rifugi”, ovvero luoghi organizzati per soccorrere le persone in difficoltà. Il primo di questi Rifugi venne inaugurato nel 1970 in via Sammartini a Milano e negli anni a seguire ne nacquero altri, sia in Lombardia che in altre regioni italiane. Per la sua opera, Ettore Boschini venne premiato dal Comune di Milano con l’Ambrogino D’Oro e dal Consiglio regionale con la medaglia al valor civile. Fratel Ettore è scomparso lo scorso 20 agosto 2004 all’età di 76 anni per via di un tumore.
FRATEL ETTORE BOSCHINI, AL VIA IL PROCESSO DI BEATIFICAZIONE
La notizia era nell’aria da diverso tempo, nelle ultime ore è arrivata la comunicazione della Curia: l’arcivescovo di Milano, monsignor Delpini, ha incaricato la Curia Arcivescovile di pubblicare l’Editto per l’apertura del processo. Ecco la nota riportata da Famiglia Cristiana: “Da questo momento in conformità all’art. 43 dell’Istruzione Sanctorum Mater della Congregazione delle Cause dei Santi, i fedeli ambrosiani potranno far pervenire al Servizio per le Cause dei Santi della Curia Arcivescovile di Milano testimonianze o scritti sulla figura del sacerdote in vista dell’inizio dell’istruttoria diocesana che avverrà martedì 19 dicembre”. La richiesta di apertura del processo di beatificazione e canonizzazione venne già accolta 5 anni fa, nel 2012, dall’allora arcivescovo di Milano Angelo Scola. Monsignor Delpini ha confermato la scelta del predecessore ed ha dato l’ordine di pubblicazione dell’Editto. L’opera di Fratel Ettore è stata inoltre ricordata dai poveri delle comunità, che hanno messo in scena uno spettacolo di marionette sulla vita del frate che ha salvato le loro vite dal titolo “Ettore dei poveri”.